Max Verstappen 10
Paga la partenza difficoltosa che, di fatto, gli pregiudica la prima parte di gara. Poi, una rimonta leonina: tanto cuore, abbinato a un’estrema lucidità nelle fasi più calde del gran premio. Non molla fino alla fine, cerca il varco che inevitabilmente trova, a un pugno di chilometri dal traguardo. Poi vedremo se i commissari avranno qualcosa da dire sugli istanti del sorpasso. Nel frattempo, giù il cappello.Maghetto.
Charles Leclerc 9,5
Hai chiuso la porta finché hai potuto, figliolo.
Magistrale interpretazione del circuito (si sapeva), dell’assetto della monoposto (si poteva pensare), della tattica di gara (si sperava). Una giornata da reuccio per sessantotto giri, per il principino.Da maturando a maturato.
Team Ferrari 9
Complessivamente, un voto in meno per l’errore madornale consistito nel non avere le gomme pronte in occasione del primo cambio di Vettel. Detto ciò, grande lavoro sul carico aerodinamico e sull’aspetto della monoposto, soprattutto per quanto riguarda l’avantreno, per sfruttare al meglio le caratteristiche di un circuito favorevole, anche nell’ultima parte di gara, con un Verstappen arrembante alle spalle.Gioco di squadra.
Sebastian Vettel 8
Ottimo lo spunto in partenza, grintoso e lucido; perde perlomeno cinque secondi per colpa dell’uscita tardiva degli pneumatici durante la prima sosta. Una serie di giri da manuale, un finale a caccia di Hamilton senza lo spunto decisivo.
Valteri Bottas 7
Podio sempre al sicuro, passo al solito regolarissimo e monoposto gestita con la massima regolarità. Detto ciò, non entra mai nel campo delle emozioni, regalate a più riprese da una gara animatissima anche nelle retrovie.
I duelli delle retrovie 7
Godibile ogni inquadratura, sul tracciato. Un “gomma a gomma” reiterato non solo in verrà fino alla fine, ma anche lì dietro, da Norris in giù. Tanta roba.Vibrazioni.
Antonio Giovinazzi 6+
Una prova di regolarità, con sprazzi di classe.
Robert Kubica 4
Abbiamo mantenuto la sospensione del giudizio, per qualche gran premio. Però, per ora, il suo ritorno lo vede alle prese con risultati e tempi impietosi. Annaspando.
Paolo Marcacci