Italia, perché seguire il Mondiale femminile

Un pallone, il mondiale, la maglia azzurra, un sogno da raggiungere. “Dare to shine”, che vuol dire “avere il coraggio di brillare”, è questo lo slogan che accompagna l’avventura azzurra, le nostre ragazze mondiali! E si perché dopo 20 anni, finalmente, la nostra nazionale femminile torna al Mondiale per tentare di sognare in grande e raggiungere il sogno di tutti gli atleti, la coppa del mondo. 

Ma perché seguire la nostra nazionale? 

“Il calcio maschile è più veloce, è più fisico, è più tattico, è più tecnico, è più bla bla bla”. Ma se il calcio maschile fosse semplicemente diverso, punto e basta? Perché diverso lo è: ci sono gli uomini in campo e in quello femminile ci sono le donne, ecco questa è la differenza. Non serve fare paragoni perché sì, sono due sport diversi, uguali nelle regole e negli obiettivi, diversi negli interpreti e con questa consapevolezza vanno guardati. Raramente si è sentito parlare del rovescio della Williams paragonato a quello di Nadal o dello stile libero della Pellegrini contro quello di Magnini. E poi una cosa non si è mai paragonata: le emozioni! Perché per quelle non ci sono stupidi paragoni, perché le emozioni sono emozioni, punto. 

Io consiglio di seguire la nostra nazionale perché dietro a questo sogno Mondiale ci sono centinaia di giocatrici che non hanno potuto inseguire il proprio sogno, perché non potevano più chiedere permessi a lavoro (perché fino ad almeno 2 anni fa, anche nel campionato di massima serie, ci si allenava la sera alle 7 o alle 8 per permettere alle giocatrici di allenarsi una volta finito il lavoro, e in alcuni casi è ancora così), o perché la squadra dove potersi allenare era troppo lontana da casa, o più semplicemente perché “non è uno sport da femmina”. 

Consiglio di seguire queste ragazze perché non sono contratti milionari ad alimentare la loro passione, ma l’amore, l’orgoglio, la determinazione che muovono queste grandi atlete, queste grandi Donne. Seguitele perché onoreranno la maglia fino all’ultima goccia di sudore e seguitele ancora più calorosamente per premiare il loro coraggio. Perché sì, in Italia c’è voluto tanto coraggio per scegliere di seguire il proprio sogno, quando la società non era ancora pronta per un cambiamento del genere e si poteva rischiare di ritrovarsi con un mucchio di sabbia nelle mani. Eppure alcune ragazze hanno avuto il coraggio di lottare e scommettere tutto in una passione che non ha mai rappresentato solo uno sport, ma anche un grandissimo traguardo da un punto di vista sociale e culturale.

Seguite la nostra nazionale perché sono sicura che vi innamorerete degli occhi di queste ragazze dopo una vittoria, delle loro lacrime sincere dopo una sconfitta, dei loro abbracci pieni d’amore e di speranza. Seguite queste ragazze per i gol all’ultimo respiro e per la nostra difesa di ferro perché l’Italia è sempre l’Italia. Seguitele perché non c’è diversità nell’amore verso uno sport e nell’azzurro della nostra nazionale.

E poi, seguitele perché sono anche belle ragazze e quando esultano si tolgono la maglietta (no, questo non è vero, ma spesso convince molti maschietti e questa cosa mi fa tanto ridere (haha).

Seguitele perché vi innamorerete, d’altronde, sono li per brillare!

Ah, dimenticavo, per la cronaca, la partita è finita 2 a 1 con doppietta di Bonansea. Abbiamo vinto contro l’Australia, una delle nazionale con la più antica tradizione calcistica al femminile, perché non c’è differenza di genere: Italians do it better!

Avanti tutta ragazze! Noi con voi, insieme abbiamo il coraggio di brillare.