Sarri pronto a togliersi la tuta. Ma è l’uomo giusto per la Juve?

In una lunga intervista a Vanity Fair Sarri rilascia alcune dichiarazioni che fanno pensare a un suo imminente arrivo alla Juventus. Ma è l'uomo giusto per la panchina bianconera?

Maurizio Sarri è pronto a togliersi la tuta. Lo ha dichiarato lui stesso in una intervista rilasciata a Vanity Fair in cui esterna anche la sua volontà di tornare in Italia. Insomma leggendo tra le righe l’attuale tecnico del Chelsea ha preparato la strada per un suo arrivo a Torino. La scelta della Juventus sembra però non convincere molto i tifosi, tanto che è già virale l’hastag #Sarriout, condiviso da tutti i sostenitori bianconeri che non perdonano al tecnico toscano alcune uscite anti-juventine risalenti a quando allenava il Napoli. Sarri è l’uomo giusto per la Juve? Ecco cosa ne pensano le “Teste di Calcio”.

Franco Melli
Sarri va bene in campo e fuori no. Per le dichiarazioni sguaiate che ha fatto dall’altra parte della barricata e poi per questo suo look abbastanza discutibile che potrebbe andar bene in tante altre squadre ma non alla Juve. Io credo che l’unica cosa a difesa di Sarri sia il fatto che questo è un anno molto particolare, in cui saltano come stracci le fedeltà. Non ci sono bandiere, allenatori coerenti, addirittura allenatori che avevano nel mirino squadre come nemiche le vanno ad allenare. In questo mondo sottosopra ci si può infilare anche Sarri, ma io credo che avrà vita difficile.

Alessandro Vocalelli
Per me tra Sarri alla Juventus e Conte all’Inter c’è grande differenza. Conte è stato una bandiera della Juve da capitano e da allenatore, Sarri è stato un allenatore molto amato a napoli ma non è che Sarri è una bandiera del Napoli. Secondo me l’allenatore ideale per la Juve era Allegri,però quando si decide di cambiare e di andare completamente dall’altra parte Sarri è uno dei massimi interpreti di gioco spregiudicato.

Furio Focolari
Se faccio una soppesata di tutti i pro e tutti i contro a me la bilancia mi pende dalla parte dei contro. D’altronde non è la prima scelta Sarri, è una scelta difficile. La cosa che m’ha colpito molto è quando lui dice “il concetto di vittoria a ogni costo è un estremizzazione, che annebbia le menti dei tifosi e di alcuni dirigenti, è sport, non si può essere scontenti per un secondo posto”. E allora ha scelto la squadra sbagliata…