Under, niente primo posto. Ma una speranza c’è ancora. Di Biagio e i suoi ragazzi dovranno aspettare le ore ventitré del ventiquattro, quando Francia e Romania avranno chiuso la partita.
Un pari, ossia il classico biscotto all’italiana, rimanderebbe a casa il gruppo azzurro. La vittoria di una delle due rimetterebbe tutto in discussione. Passerà per l’appunto la seconda migliore. A pari punti varrebbe la differenza reti.
L’Italia è a più tre, la Francia a più due, la Romania a più cinque. Aspettiamo dunque prima di abbassare il sipario. Francia e Romania potrebbero anche essere migliori di noi.
Contro il Belgio primo tempo difficile e una rete di Barella sul finire. Nella ripresa Cutrone e un Chiesa finalmente al suo livello. Il solito palo, questa voita di Mancini. Vittoria legittima, macchiata dal pestone di Chiesa. Se l’arbitro avesse visto sarebbe stato rosso e addio.
Questa volta i centrocampisti sono entrati in area e i risultati si sono visti. Piaciuti per gli inserimenti tutti e tre i centrocampisti italiani. Locatelli è parso il regista che farebbe comodo al Milan. La difesa non è granché, ma si sapeva.
Brutto il capitolo che riguarda Kean e Zaniolo. Sono ragazzi, è vero. Ma poi diventano uomini al momento dell’ingaggio.
Si discute Di Biagio, la cosa più semplice da fare. In Italia la colpa, se non è dell’arbitro è dell’allenatore. Al suo posto potrebbe andare Nicolato, che ha fatto bene con Under 19 e 20, i prossimi Under 21.
Roberto Renga