Lewis Hamilton 10
Un sabato segnato da un errorino che gli costa la pole; una domenica iniziata battagliando col compagno di squadra, poi conclusa in livrea, su gomme dure delle quali ottimizza il deterioramento e di conseguenza la resa. Nella storia c’era già, la percorre a grandi passi verso nuovi record. Qualcuno, anche oggi, dirà che è stato fortunato con la safety – car. Quasi noiosamente regale.
Charles Leclerc 9,5
Una prova di guida fantastica, preparata da un sabato durante il quale aveva già ottimizzato l’assetto della sua Ferrari. Inventa, letteralmente, il punto del sorpasso su Gasly. Paga la scelta sbagliata del team per la sosta in regime di safety – car. Scintillante.
Max Verstappen 9
Leonino, combattivo e velocissimo. Arma di spigoli le proprie traiettorie, sfrutta ogni cavallo del proprio brillantissimo motore Honda. Frena in modo perentorio in occasione dell’attacco di Vettel, ma questo non giustifica il tamponamento del ferrarista. Pedigree.
Pierre Gasly 8,5
La sua gara più brillante, fino a questo momento. Completezza di prestazione per strategia e gestione della bagarre. Argento vivo.
Daniel Ricciardo 7,5
Sprazzi di classe nei momenti di bagarre, poi crescendo prestazionale a gestionale. Non tradisce mai, se assistito dalla monoposto. Veterano.
Kimi Raikkonen 7+
Stesso discorso di Ricciardo, più o meno. Mai mediocre, sempre in regime di feeling con la macchina. Manico d’altri tempi.
Valtteri Bottas 6
Voto strettino? Forse, ma contano i parametri di partenza, in tutti i sensi. Leonino nel rispondere a Hamilton all’inizio, poi ne subisce il ritmo.Crocierista di lusso.
Sebastian Vettel 5
Una gara da 8, iniziata in sordina e gestita in crescendo, fino all’errore pacchiano del tamponamento su Verstappen. Non coglie l’attimo, le correzioni di traiettoria evidenziano il fatto che prende lucciole per lanterne.
Paolo Marcacci