La Juve tenta Lukaku, l’Inter deve svegliarsi

Dice: la Juventus fa il dispetto all’Inter e cerca di soffiarle Lukaku. Dice: la Guerra tra le due non finirà mai. Dice: tra Marotta e Paratici ormai è arsenico. Andiamo alla polpa, alla sostanza, alla verità. L’Inter si è avvitata sul caso Icardi, non trova la soluzione, è stata per il momento respinta dal Napoli ed evitata dalla Juventus. Nel frattempo ha pensato a Dzeko ma con un’offerta non irresistibile per la Roma. E poi a Lukaku che piace a Conte. Per raggiungere il belga occorrono ottantatre milioni e qui il club nerazzurro non ha ricevuto l’okkey dal padrone cinese. Ci vuole tempo, ci vuole pazienza ma il Manchester United non aspetta, anzi ha fretta di portare a casa denari per arrivare a Maguire che costa, per l’appunto, la stessa cifra richiesta per mollare Lukaku, sempre con lo stand by di Pogba che potrebbe garantire centocinquanta milioni origine Real Madrid.

La Juventus ha ricevuto interesse per Dybala la cui quotazione oscilla tra 50 e 60 milioni. Ecco che nell’affare potrebbe entrare il belga, magari con ulteriore conguaglio da prelevare con altri juventini. Nessuna guerra, nessuna ripicca, nessuno sgarbo ma una giocata di mercato, chi tentenna come Carlo Alberto di Savoia (re tentenna) rischia di illudere il popolo dei tifosi. L’Inter deve svegliarsi, Conte ha illustrato le proprie esigenze. La Juventus ha bisogno di vendere e la richiesta del Manchester arriva puntuale. Il resto sarà benzina sul fuoco, il resto, insinuazioni, illazioni, non chiariranno il ruolo e il gioco delle parti. Marotta e Paratici non sono più legati dall’amicizia dei bei tempi, capita nelle migliori famiglie, capita puntualmente nel mondo calcio.

Totale: Lukaku verrà in Italia, se firmerà per l’Inter prenderà fischi a Torino, se andrà alla Juventus verrà insultato a San Siro. Dybala in Inghilterra potrà divertirsi, Manchester è storicamente la squadra degli artisti, da Best a Cantona, da Charlton a Law. Prevedo, comunque, che il tifo juventino non accetterà la partenza dell’argentino che resta un capriccio di lusso più che un talento vero da grandissima squadra.

Post scriptum: intanto Icardi è un esodato da 8 milioni all’anno.  

Tony Damascelli