La Lega sotto la lente d’ingrandimento per un presunto filo diretto con la Russia. La testata americana “Buzzfeed” ha di recente pubblicato la registrazione audio di un incontro tra tre uomini italiani, tra cui Gianluca Savoini, responsabile per il partito di Salvini per i rapporti con Mosca, e tre esponenti russi.
Al centro del meeting, milioni di euro da far pervenire alla Lega in vista della campagna elettorale per le elezioni europee, attraverso una triangolazione con l’Eni per la vendita di 3 milioni di tonnellate di petrolio dalla Russia all’Italia. A parlarne a “Lavori in Corso” è stato l’economista e politico del PD, l’on. Luigi Marattin.
“Siamo di fronte a un fatto da chiarire. Un esponente molto vicino a Matteo Salvini, le cui parole sono inequivocabili, che parla con una potenza straniera non alleata dell’Italia, che parlano di una possibilità di un finanziamento cospicuo alla Lega per avvicinare di più l’Europa alla Russia” ha esordito Luigi Marattin.
“La cosa che sento dire meno in queste ore, è chi ha registrato quelle parole. Sono Savoini e tre esponenti russi non identificati… Assumendo che non sia stato il leghista a registrare, perché se stai facendo qualcosa di ambiguo non lo registri, presumo che abbiano registrato i russi. E se hanno registrato i russi, mi chiedo chi ha fatto uscire questi nastri e perché” ha osservato poi il politico, fornendo così uno spunto alla riflessione sulla vicenda.
“E’ evidente che casi così non è per favorire Eni, ma per favorire finanziamenti illeciti” ha detto Marattin, aggiungendo che, in questo caso, sarà di competenza della “magistratura scoprire se è effettivamente così o no. Sicuramente, un nastro con delle parole fa riflettere un pochino di più“.