Scambio Lukaku-Dybala, i conti non tornano

Chiariamo subito l’equivoco: la Juventus non può e non deve liberarsi di Dybala per prendere Lukaku. Il totale non cambierebbe di un amen. Uno va e uno viene e il bilancio resterebbe pesante. Dunque c’è altro, anche perché l’argentino batte cassa, chiede un monte denari di uscita e di entrata da fare impallidire la Banca Centrale Europea, la Juventus stringe, il Manchester ha dieci giorni e poco meno a disposizione prima che il mercato made in UK chiuda. L’operazione comporta altri incastri, in piedi ci sono Cancelo, Higuain, Rugani, Khedira, Mandzukic e perché no anche Bernardeschi, la Juventus sa che i conti non tornano, per il momento.

Il resto è fuffa di calciomercato, voci e sussurri che fanno parte dello “storico”, il nulla che diventa quasi o forse. L’organico a disposizione di Sarri è potente, in tutti i reparti ma è anche vero che è necessario sfoltire, tagliare anche se non ci sono rami secchi, semmai di grande fioritura. Torno a Lukaku: dubbi tecnici sul belga? Mah, dopo Kane e Firmino è il miglior centravanti della Premier, opinione personalissima ma così è. Non vale ottanta e passa milioni ma ormai la borsa del football è pazza se anche uno come Pepé costa più dello stesso Lukaku.

Dybala è al punto di svolta della carriera: nessuno può discutere il suo talento che però si è smarrito nell’ultima stagione, stranamente proprio in concomitanza con l’ingresso di Cristiano Ronaldo che ne avrebbe, invece, dovuto esaltare i numeri. Dybala ha la fama ma non la fame del campione, in allenamento non ha lo stesso impegno cocciuto di alcuni suoi sodali, in partita si sacrifica ma per dovere e non per lettura del gioco, brucia energie fisiche che lo portano a perdere lucidità in fase conclusive.

Non è un falso centravanti, ha la velocità nel cervello ma non nelle gambe, soffre la marcatura aggressive, è artista del gol più che opportunista d’area, l’ìdentikit è la didascalia di una difficile integrazione alle idee di Sarri che chiede partecipazione totale anche nella prima linea, nei movimenti e nelle conclusione a rete. Dybala, del resto, è il solo a fare mercato, proprio per il suo stile e le sue capacità. Fino all’8 di agosto il mistero non verrà risolto.

Tony Damascelli