Il giornalista e autore tv Pablo Trincia ha affrontato, nel suo ultimo libro “Veleno“, il delicato tema, ancora attuale (basti pensare alla controversa vicenda di Bibbiano) dei maltrattamenti e abusi su minori.
Una storia vera, quella di sedici bambini allontanati dalle proprie famiglie alla fine degli anni Novanta, raccontata da Trincia senza sbavature. E con i tratti di un’attenta ricostruzione giudiziaria e sociologica dei fatti. A parlare del libro è stato lo stesso autore, ospite a “Un giorno speciale” con Francesco Vergovich.
“Diversi mesi dopo l’allontanamento, durante il quale i bambini non hanno avuto a che fare sempre con le stesse professioniste dei servizi sociali di Mirandola. Diversi mesi dopo, i bambini accuseranno i genitori prima di aver subito abusi sessuali e poi di aver fatto parte di una setta satanica. Molte persone saranno sotto processi. Le accuse di questi bambini verranno confermate da alcune visite ginecologiche, fatte dalla stessa dottoressa” ha spiegato l’autore.
“La dinamica è molto strana” ha proseguito Pablo Trincia “i bambini racconteranno cose che la stessa Corte d’Appello di Bologna dovrà poi escludere, come, appunto, questi rituali nei cimiteri. Queste cose non risulteranno assolutamente vere, però a quel punto si è fatto un gran pasticcio”.
“Per alcuni rimangono le accuse di abusi sessuali, altri vengono completamente assolti e nessuno che verrà indagato rivedrà mai più i propri figli. E’ una bruttissima storia” ha raccontato Trincia.
Una drammatica vicenda, che pone in evidenza la recente inchiesta di presunti abusi su minori di Bibbiano. Interpellato da Francesco Vergovich su un possibile legame della vicenda raccontata in “Veleno” con il caso di Bibbiano, l’autore del libro ha risposto che “c’è coinvolta la stessa onlus, questa onlus di Torino che, da anni, fa corsi per psicologi e assistenti sociali in tutt’Italia“.