Se si rimane bloccati in aeroporto con i bambini, è bene ricordare che ci sono leggi che tutelano tutta la famiglia durante un’interruzione di volo. Ecco alcuni consigli su cosa fare e cosa dire quando le vacanze prendono una piega inaspettata.
1. Tutti i componenti della famiglia hanno diritto a cibo e bevande gratuite
A seconda del ritardo del volo, quando si rimane in attesa in aeroporto, la compagnia aerea è obbligata a fornire cibo e bevande gratis, anche ai più piccoli! Alcune compagnie possono offrire buoni pasto oppure rimborsare gli articoli alimentari acquistati durante l’attesa; in quest’ultimo caso sarà necessario conservare tutte le ricevute.
2. Tutti i membri della famiglia hanno diritto al pernottamento gratuito
In caso di lunghi ritardi o cancellazioni del volo dove si rende necessario il pernottamento, la compagnia aerea deve fornire a tutti i componenti del nucleo familiare un alloggio gratuito per la notte, insieme al trasporto, sempre gratuito, da e per l’aeroporto. Le camere dovranno essere abbastanza grandi per ospitare tutta la famiglia al completo.
3. L‘importo del risarcimento… è uguale per tutti!
Anche se il biglietto del bambino è di un importo minore rispetto a quello di un adulto, si ha diritto comunque all’intero risarcimento. L’importo del rimborso che si può ricevere dipende unicamente dalla distanza del volo e dalla durata del ritardo, non dal costo del biglietto.
4. Anche i neonati hanno diritto al rimborso
Una delle cose più importanti da tenere a mente quando si vola con i più piccoli è che tutti i bambini hanno diritto all’indennizzo calcolato in base alla distanza e a un ritardo accumulato superiore alle tre ore. Il reclamo può risultare più semplice per i bambini dai 2 anni in su: dovendo pagare un posto fisico per sedersi, non vi sono dubbi sull’idoneità al rimborso.
E per chi vola con il bambino in braccio?
Quando si viaggia con un bimbo di età inferiore ai 2 anni, la maggior parte delle compagnie aeree applica una tassa che va dal 10% al 15% sulla tariffa del biglietto adulto, insieme al supplemento per le cinture di sicurezza per i neonati. Se il biglietto per il bambino fosse stato pagato parzialmente, si ha diritto a chiedere un rimborso in caso di interruzioni del volo.
Per molti anni le compagnie aeree si sono rifiutate di risarcire i neonati sostenendo che, non occupando un posto a sedere, non ci fosse alcun indennizzo da pagare. La situazione è cambiata nel 2017, quando gli esperti legali di AirHelp hanno vinto una causa contro la Thomas Cook Airlines, riconoscendo il diritto al risarcimento a un bambino di età inferiore ai due anni.
5. Seggiolini auto e passeggini… concessi!
Passeggini e seggiolini auto sono ammessi in aereo senza alcun supplemento aggiuntivo. I passeggini possono essere portati fino al cancello dell’imbarco, quando lo staff della compagnia aerea lo metterà in stiva per fare più spazio a bordo. I seggiolini d’auto possono invece essere portati fino a bordo e sono decisamente più comodi e sicuri del tenerli in braccio. Se si opta per questa soluzione, si tenga presente, però, che si dovrà prenotare e acquistare un posto sull’aereo e quindi pagare la tariffa piena, non quella riservata ai neonati. Sarà necessario informare con anticipo la compagnia aerea di questa scelta, così da evitare qualsiasi fraintendimento.
6. Latte e cibo per i più piccoli sono esenti da qualsiasi restrizione
Per questioni di sicurezza, su tutte le compagnie aeree sono previste restrizioni sui liquidi che si possono portare a bordo. Queste limitazioni non possono però essere applicate agli alimenti per l’infanzia. Chi viaggia con un bambino di età inferiore ai 2 anni può portare con sé tutti gli alimenti necessari per il viaggio: latte, succhi di frutta e acqua minimamente mineralizzata.
I diritti dei passeggeri
Per voli in ritardo, cancellati o imbarchi negati, tutte le compagnie aeree (low cost comprese) devono corrispondere da 250€ a fino 600€ di rimborso a prescindere dal prezzo pagato per il biglietto acquistato. Si tratta di un diritto dei passeggeri il più delle volte a loro sconosciuto (o omesso dalle compagnie aeree).
Il diritto al risarcimento finanziario deve essere richiesto entro tre anni dalla data di ritardo del volo. Circostanze straordinarie come condizioni meteo avverse o emergenze mediche esentano la compagnia aerea dall’obbligo di rimborsare i passeggeri aerei.
Per maggiori informazioni, si può visitare il sito airhelp.com. I passeggeri coinvolti in disagi aerei a seguito di ritardi o cancellazioni possono verificare l’idoneità al risarcimento gratuitamente, direttamente in aeroporto e presentare un reclamo in pochi minuti. È possibile verificare l’idoneità al rimborso anche direttamente in aeroporto: AirHelp sarà pronto a far valere i diritti di tutti i passeggeri e, dove e quando necessario, intraprendere vie legali.
Per gentile concessione della D.A.G. Communication
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