Meno giochi, più guadagni

Si discute molto di calcio mercato, anche se tutto è apparentemente fermo, in attesa che – probabilmente con un effetto domino – si sposti il primo attaccante. Poi il giro dovrebbe coinvolgere tutti, da Lukaku a Higuain, da Dzeko a Icardi.

Nel frattempo però si sta assistendo sul mercato a uno strano fenomeno, in cui chi ha fatto peggio nell’ultima stagione, o comunque non ha avuto un grande rendimento, viene messo in vendita, ma per accettare il trasferimento chiede più soldi. Succede a tutti i livelli.

E’ successo con Diawara che nelle ultime due stagioni con il Napoli, e pur con due differenti allenatori, ha trovato pochissimo spazio. Nel passaggio dal Napoli alla Roma però, ecco il primo paradosso, ecco che Diawara riesce addirittura a raddoppiare l’ingaggio, condizione probabilmente necessaria per non far saltare l’affare.

Ma ad un livello sicuramente più alto, molto più alto, è in fondo ciò che sta succedendo con Dybala.

La Juve – dopo averlo dimostrato nelle scelte tecniche dello scorso campionato – gli ha comunicato – giusto o sbagliato che sia – di non far più parte del suo progetto.

Solo che per andare a Manchester, ecco che Dybala adesso chiede di guadagnare parecchio di più. Uno strano sistema quello del calcio in cui la necessità di portare a compimento gli affari finisce addirittura per ‘premiare’ quelli che metti in vendita. Insomma, è più facile ottenere un adeguamento se non sei stato al centro del progetto, piuttosto che se sei stato un protagonista.

Strano, vero? il mondo del calcio.

Alessandro Vocalelli


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