Non possono esserci diritti senza il sovranismo nazionale

Prende posizione contro i sovranisti, Papa Francesco, affermando che “Il sovranismo è chiusura”. E’ infatti, dal suo punto di vista, “un’esagerazione che finisce male sempre” e che “porta alle guerre”.

Il Pontefice si dimentica di sottolineare, tuttavia, che la democrazia è la sovranità del popolo nello Stato e, di conseguenza, implica la sovranità dello Stato. Togliere la sovranità dello Stato significa togliere la democrazia e attuare, quindi, il piano della classe dominante globalista.

Papa Bergoglio identifica, di fatto, l’Europa con l’Unione Europea, invitandoci, attraverso il suo discorso, a salvarla e tutelarla, quasi come quest’ultima fosse il trionfo della democrazia dei diritti. L’Ue è, invece, l’unione delle classi dominanti europee contro le classi dominate, i lavoratori.

Ci vuole invece, oggi più che mai, un sovranismo che sia insieme populista, socialista e democratico, ovvero che si contrapponga a quello che si sta affermando in Italia.

Non può esservi democrazia, non possono esserci diritti sociali se non si risovranizza l’economia, ossia se non si ridemocratizza l’Europa. Senza sovranità nazionale, niente diritti, niente democrazia.

RadioAttività, la pillola del giorno con Diego Fusaro – 10 agosto 2019.


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