Assente Ronaldo, presente Dybala. Di Balotelli si potrà parlare in seguito.
La Juventus porta via tre punti di sofferenza, ormai è storia normale, prima sbanda grazie alla gaffe del suo portiere polacco, poi si rialza con un autogol e una giocata bella di Pjanic.
Primo tempo inguardabile, ripresa sarriana con football a due tocchi, azioni rapide e possesso di palla accademico.
Bene, anzi benissimo Dybala che nei panni della primadonna, con il capriccioso e screanzato Ronaldo sul sofà di casa, ha finalmente recitato la parte che gli compete, dunque proponendosi, rifinendo, sacrificandosi, essendo sempre in partita prima che i muscoli si intorpidissero.
Di contro il francese Rabiot è stato indisponente ai massimi, inutile, forse il migliore del Brescia e l’alibi dell’assenza dai campi di gioco da un anno resiste lo spazio di un mattino. Tra l’altro impiegato sull’out non è roba sua.
Dunque la Juventus ha imposto la sua classe e il Brescia ha sognato per un’ora prima di arrendersi.
Balotelli si è fatto vivo con una punizione, stop, non altro, roba piccola, qualche mugugno, qualche scatto d’ira repressa in tre secondi, siamo sempre alla ricerca del calciatore perduto ma è mission impossible.
La vittoria dei bianconeri consegna a Sarri alcune certezze, Cuadrado e lo stesso Ramsey ma anche problemi sul fisico di Danilo, sempre in cassa mutua, e sul non ruolo di Rabiot e di Bernardeschi.
Ora tornerà Ronaldo ma che fare di Dybala? Sovrabbondanza di brioche alla crema…
Tony Damascelli
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