Così titola Repubblica, voce del padronato mondialista e dell’odio organizzato verso l’Italia: “I mercati credono al Governo, lo spread scende a 158“.
Insomma, cari giallofucsia, ai padroni piacete tantissimo. Piacete a Oettinger, l’euroinomane che esortava gli italiani a votare come insegnano i mercati.
Piacete a Junker, che saluta Giuseppe Conte come il nuovo Tsipras, cioè come colui che è pronto a tradire il proprio popolo a beneficio degli interessi di Berlino. E piacete anche a Trump.
Non vi è padrone a cui non piacciate, credono in voi, sanno che non li deluderete e che tutelerete i loro interessi di classe e che tra servo e signore sarete stabilente dalla seconda parte.
I 5 Stelle si troveranno ora a governare con chi gli imporrà quegli interessi di classe contro cui sono nati lottando, e il fatto che piacciano così tanto ai globalisti dovrebbe fargli porre una questione su loro stessi.
Non abbiamo la sfera di cristallo, non sappiamo con precisione cosa faranno ora, ma sicuramente si può dire perché sono piaciuti ai padroni globalisti, cioè per i legami che hanno spezzato, con buona responsabilità – o irresponsabilità – di Matteo Salvini.
Era quell’esperimento populista ad essere nemico dei cosmopoliti, i quali sono riusciti nell’impresa di sfaldarlo, relegando i 5 Stelle verso le sinistre fucsia e la Lega verso le destre bluette: in ogni caso hanno vinto i liberisti.
RadioAttività, la pillola del giorno con Diego Fusaro
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