De Falco: “La piattaforma Rousseau non è un sistema di democrazia diretta”

Via libera alla formazione del Governo giallorosso, per gli iscritti alla piattaforma Rousseau. Il Sì a un intesa M5S-PD ha prevalso, con il 79,3% dei consensi. A parlarne ai nostri microfoni, durante la diretta di “Lavori in Corso”, è stato il Senatore ed ex militante del M5S, Gregorio De Falco.

E’ andata bene perché l’espressione del voto è stata coerente con le trattative che i capigruppo hanno posto in essere, PD e M5S, e credo anche con il coinvolgimento parziale di LeU” ha detto in apertura De Falco.

Se la consultazione avesse dato un esito diverso, ci sarebbe stato un gran problema perché si sarebbe inserito un’interferenza eccentrica” ha spiegato il politico “questa è una procedura istituzionale, un elemento che avrebbe creato uno sgarbo istituzionale al Presidente Mattarella“.

Tutto questo, in effetti, non è democrazia diretta perché la consultazione avrebbe avuto senso di podestà rappresentativa se fosse stata fatta prima delle consultazioni” ha proseguito De Falco, aggiungendo poi che è da tenere presente che “il metodo Rousseau è stata oggetto di osservazioni piuttosto profonde da parte dell’autorità Garante e non garantisce la segretezza del voto. Questo sistema non è quindi democrazia diretta. La democrazia diretta che ha a che fare con procedimenti istituzionali tipo referendum. Questo (la votazione sulla piattaforma Rousseau, n.d.r.) ha a che fare con la consultazione degli iscritti, quindi a un’associazione privata”.


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