Ci sono renziani e renziani: gran parte di loro sono certamente al seguito di Matteo Renzi nel suo esperimento che prende il nome di “Italia Viva“, ma una piccola minoranza non ha condiviso la decisione. Una sorta di scissione nella scissione, quella di Dario Parrini, senatore del PD, una volta appartenente alla branca renziana dei Dem.
Parrini resterà infatti con la compagine democratica piddina, non avendo digerito la decisione di Renzi: “Esiste l’autonomia di giudizio e secondo me una battaglia riformista si può fare solo restando col PD. Dopo i due congressi che i Dem hanno vinto c’è stato il miglior governo dell’ultimo quarto di secolo“.
Sono però anche elettorali i motivi per cui il senatore del PD non aderirà ad “Italia Viva”: “Vedo una diffusa contrarietà alle scissioni nei nostri elettori. E’ così nei territori, è così nei gruppi dirigenti locali e questo è tutto dire. L’abbiamo detto nel 2017 con la scissione di Bersani e D’Alema che non eravamo per dividerci e io penso ancora quelle cose“.
Su Renzi Parrini non cambia idea: “E’ quello con più meriti nella soluzione alla crisi di Governo, a maggior ragione non mi spiego il perché – fermo restando l’amicizia – di quello che a me pare un errore politico“.
Stima reciproca nonostante tutto: “15 anni di battaglie insieme non si inclinano per una differenza di vedute“.
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