Il Napoli che sogni e non t’aspetti

Due a zero sui campioni d’Europa, sul Liverpool che è forse la miglior squadra del mondo. Il Napoli ripropone in meglio la partita dell’anno scorso, quando da queste parti chiuse con l’uno a zero.
 

Meno Liverpool del previsto, in particolare nei difensori lenti e statici. Più Napoli del previsto, nella notte in cui ritrova tre difensori su quattro: latita il solo Manolas, una cui palla svirgolata ha tolto il respiro al San Paolo. I pregi di una hanno amplificato, come sempre succede, i difetti dell’altra.

Primo tempo alla pari. Secondo con una paratissima di Adrian e una risposta di Meret. La sensazione che possa finire zero a zero. Poi i cambi di Ancelotti, nei minuti finali, quando si decidono le partite. 
Callejon ha preso il rigore, tutt’altro che netto. Lo spagnolo ha accentuato la caduta, come fanno quasi tutti gli attaccanti del mondo. Ma la gara era già cambiata. E la conferma si è avuta con il raddoppio di Llorrente, che non ha segnato di testa e questa è una notizia.
 

Nell’insieme successo ovviamente legittimo e la conferma che il Napoli c’è. Sfrutta, e si vede, la continuità di gioco e tecnica. Ora che ha ritrovato la difesa, può farsi sentire anche in campionato.

Roberto Renga


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