Torna la serie A e c’è grande curiosità soprattutto per la nuova Roma, che Petrachi ha irrobustito negli ultimi giorni di mercato con ingaggi di primissima qualità.
L’arrivo di Mkhitaryan in particolare ha acceso il dibattito sulla disposizione che dovrà adottare Fonseca per sfruttarne al massimo le caratteristiche.
Meglio il 4-2-3-1 o meglio il 4-3-1-2 considerando che nel frattempo sono venuti a mancare per infortunio i due esterni titolari, cioè Perotti e Under?
Nella scelta della formazione sarebbe naturalmente sbagliato sostituirsi al tecnico, che vede i giocatori costantemente in allenamento e conosce lo stato di forma di ogni singolo calciatore.
E’ però sull’utilizzo che si può di dibattere.
Si fa appunto sul giocatore armeno e bisognerebbe farlo, a mio parere, in particolare su Zaniolo. Non c’è dubbio che sia lui, per una questione anagrafica e per qualità, il giocatore più importante della Roma.
Non vuol dire il più forte, ma il giocatore più importante come patrimonio e come prospettiva.
Per questo discutiamo su tutti, ma soprattutto discutiamo sulla migliore collocazione di Zaniolo, che merita di essere utilizzato al massimo per le sue caratteristiche.
E’ un trequartista? E’ una sottopunta? E’ un interno di centrocampo?
Non può che deciderlo naturalmente Fonseca. Ma poi venga sempre utilizzato in quel ruolo, senza farlo ondeggiare da un posto all’altro, perché i grandi giocatori devono essere messi nella condizione di esprimersi al massimo. Tanto più se sono giovanissimi. E non devono piuttosto pagare un pedaggio di flessibilità proprio perché “tanto sono giovani”.
Alessandro Vocalelli
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