Italia con l’arbitro in poppa

L’Italia vince ancora, allontana la Finlandia, vede gli Europei. Tutto bene, dunque? Non proprio.
1) In Moldavia era stato espulso ingiustamente un avversario. Da quel momento, solo da quel momento, supremazia azzurra. A Tampere, sull’uno a uno, rigore regalato per una palla finita su un braccio attaccato al torace. E così arriva la vittoria. Gli arbitri ci amano.
2) In sostanza l’Italia avrebbe potuto prendere due punti e ne ha messi insieme sei. Quindi calma con le trombe, lasciamole per il giudizio universale.
3) Contro la Finlandia l’Italia è andata meglio, rispetto alla Moldavia. Il rigore ha spianato la strada, ma un successo non sarebbe comunque stato uno scandalo a luci rosse.
4) Mancini ha proposto una difesa a tre, più un terzino all’ala: prima Emerson e poi Florenzi. In merito alla formazione: non convince quel Pellegrini (bravo comunque) all’ala e Barella in campo. Più logico Pellegrini dietro ed El Shaarawy avanti.
5) Ha segnato, dopo due anni di dieta, Immobile. Buona prova. Bellissimo il Sensi del primo tempo, quando ci è parso anche più alto. Poi si è sciolto e ha regalato un rigore.

Roberto Renga


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