L’Italia vince ma non convince?

Ha portato a casa il risultato ieri la Nazionale di Mancini. Gli Azzurri hanno battuto la Finlandia 2 a 1, con i gol di Jorginho e di Immobile. Per quest’ultimo, l’ultimo gol con la maglia dell’Italia risaliva a due anni fa, nella partita Italia-Israele.

Tuttavia, nonostante la vittoria, gli Azzurri non convincono del tutto. Come si destreggeranno, quindi, per le prossime partite gli Azzurri? Riuscirà Mancini a infondere ancora più ritmo e a soddisfare le aspettative su questa Nazionale di giovani e talentuosi giocatori?

Ecco ne pensano le nostre Teste di Calcio sulla partita Finlandia-Italia.

Fernando Orsi

I risultati arrivano. Certo che gli dobbiamo dare fiducia (a Mancini n.d.r), non ci sono dubbi. E’ sempre difficile, soprattutto quando cominci un nuovo ciclo, e quando questo nuovo ciclo parte con dei giocatori nuovi, giovani. Quindi è ovvio che le difficoltà si riscontrano. La fortuna è che tu devi giocare con delle squadre veramente carenti a livello tecnico e quindi le partite a casa poi le porti. La fiducia viene vincendo le partite. Poi deve migliorare a livello di organizzazione, deve migliorare anche a livello di prestazioni dei giovani dai quali ci aspettiamo tanto. Abbiamo fatto la discussione l’altra volta sui Chiesa, sui Barella, sui Sensi… Tutti questi giovani che ci dovrebbero portare in avanti, che noi sosteniamo ed esaltiamo. Però poi, alla resa dei conti, un po’ di delusioni ci rimangono, perché in Campionato sembra che facciano delle cose buone. Poi dopo vai in Nazionale, e qualche problema ce l’hai, e questo un po’ si sta riscontrando. Però c’è il risultato. E, quando c’è il risultato, alla fine si fanno valutazioni tranquille.

Mario Mattioli

Sono positivo. Assolutamente. Lo sono sempre stato, con questa tipologia di Nazionale. Anche ieri Mancini ha cambiato degli uomini, ma non ne ha risentito la squadra. Poi, quando arrivi e imponi una filosofia nuova, giocatori convocati molto giovani, ci sono sempre delle difficoltà. Però, una volta tanto, cerchiamo di accontentarci di quello che vediamo e, soprattutto, dobbiamo accontentarci dei risultati positivi che arrivano in serie. Perché andare a trovare il classico pelo nell’uovo, no? Si può trovare il pelo nell’uovo, ma non si può trovare dopo, a cose fatte. Ma non tanto per criticare, quanto per aiutare a migliorare. Questi ragazzi sulla strada ci sono. Quando hanno avuto un calo, poi hanno reagito, s’impegnano fino alla fine, cosa che non sempre eravamo abituati a vedere con la Nazionale. All’arbitro non guardo più, perché se dovessimo vedere a ogni partita i pro e i contro, anche quelli importanti, non ne usciamo più. Preferisco guardare questi ragazzi che giocano bene, preferisco vedere che Bonucci ha fatto una buona partita, preferisco vedere che Barella ha fatto un buon secondo tempo… Acerbi, che si inserisce da veterano e mi piace tantissimo quando lo vedo giocare. Belotti, Immobile… Accidenti.

Roberto Pruzzo

Mi aspettavo una crescita, perché adesso giochiamo veramente con squadre di terza e quarta fascia. Nel momento in cui arriverà una squadra normale, allora forse potremo misurare davvero il valore di questa squadra, perché così rimane tutto molto vago. Quei giocatori che hai visto te Nando, non li ho visti. Nello specifico: Bonucci non l’ho visto fare una grande partita. Barella non l’ha fatta sicuramente. La difesa non ci dà nessuna garanzia in questo momento: è una difesa che balla, che prende imbarcate anche da squadre di terza fascia. Sono molto realista: credono che debbano migliorare tanto.


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