Mentre gli studenti in Italia protestano sul clima, in Grecia gli ospedali sospendono le cure oncologiche per i malati di cancro perché non hanno più a disposizione medicinali chemioterapici.
Nel frattempo la nostra politica incurante dei due moniti, il secondo peggiore del primo, pianifica “riforme epocali”.
Dopo aver “abolito la povertà” nel corso dell’ultimo esecutivo i “nostri salvatori della Patria” hanno tracciato il futuro del Paese con un programma di ben 29 punti, che gli studenti delle elementari si sarebbero rifiutati di scrivere per la vacuità dei pensieri espressi.
Anche perché a quell’età ancora non si scrive ciò che è inutile o che non si comprenda.
I bambini hanno ancora vivo il senso della concretezza, e provano ancora vergogna per le marachelle e soprattutto per le bugie.
Al governo invece riescono a scrivere quanto di più superficiale, contraddittorio e generico senza alcun pudore.
I 29 punti, cari amici e pazienti lettori sono il nulla.
Il Re è nudo! Griderebbero i bambini.
Prova ne è che il massimo riverbero di cotanto declamato programma si è concretizzato in 4 misure urgenti, improcrastinabili e di vitale importanza per le sorti del Paese:
1) la tassazione delle merendine,
2) la tassazione sul gasolio per i mezzi agricoli (dimenticando che non esistono sul mercato attualmente trattori elettrici !!!)
3) la tassazione sul contante (per colpire il presunto “nero” si tassano i soldi di chi non vuol pagare alle banche le commissioni sui bonifici o alle società/banche che gestiscono le carte di credito le commissioni sulle transazioni),
4) La sterilizzazione dell’IVA, misura ininfluente, perché o non aumenti l’IVA e quindi aumenti la spesa pubblica di 23 miliardi, oppure aumenti di 2 punti percentuale l’IVA ed hai 23 miliardi in più da spendere. Comprenderete che non abbiamo scelta, siamo obbligati a non aumentare l’IVA perché, in caso contrario sarebbe un vero delitto lasciare 23 miliardi da spendere nelle mani di “Questi” trasformisti cinici e senza scrupoli.
Ecco il tanto propagandato “Cambiamento” !!!
Direi una vera e propria Rivoluzione !?!
Per cominciare 3 Tasse ed il congelamento dell’IVA.
Caro Presidente del Consiglio.
Mi rivolgo a Lei per rappresentarle che la somma tra il tutto ed il contrario di tutto dimostra grande dinamismo e buone dosi di equilibrio ma il risultato è sempre 0, il nulla.
Sin dal giorno del suo insediamento mi misi pazientemente ad ascoltare il programma di governo ed alla fine mi dissi, ma concretamente cosa ha detto ?
Niente.
Per ragioni di cronaca riporto il punto del programma di governo sull’Ambiente, oggi, giustamente, tanto di moda.
Ecco il testo, un vero e proprio roboante squillo di tromba già dal titolo:
GREEN NEW DEAL: Il governo vuole «un radicale cambio di paradigma culturale» che porti a inserire la protezione dell’ambiente e della biodiversità tra i principi fondamentali del nostro sistema costituzionale. Sempre in tema ambientale, lo stop al rilascio di nuove concessioni per la trivellazione e ai nuovi inceneritori.
Parto dall’ultima frase: stop alle trivelle ed ai nuovi inceneritori.
Potrei essere anche d’accordo, ma un Paese non riparte con gli stop o con le tasse, soprattutto se si continua a produrre immondizia (caso Roma) e si spendono miliardi dei contribuenti per andare a smaltirla addirittura negli inceneritori scandinavi per la carenza di impianti nella Capitale e soprattutto se si dovranno pagare gli idrocarburi molto di più per acquistarli all’estero per la quota che non si è più disposti a produrre in Italia.
Sul “radicale cambio di paradigma culturale” a Roma direbbero … e che è ? Roba che se magna ? (cos’è roba che si mangia?) Come a dire, cosa c’è di concreto?
Di concreto purtroppo nulla.
Solo chiacchiere.
Parafrasando il governo ed alcuni suoi esponenti direi: “Chiacchiere epocali”.
Ora visto che non vorrei emulare le chiacchiere governative, gradirei mettere alcuni punti fermi.
Una pianificazione energetica parte sempre dalle sue fonti di approvvigionamento.
Non puoi ad esempio, introdurre nel paese milioni di auto integralmente elettriche se non hai una rete nazionale efficiente di approvvigionamento dei mezzi, ma soprattutto se non hai l’energia da dispensare.
Ricordo che in passato quando ricoprii un incarico di vertice in una grande azienda delle partecipazioni pubbliche noi producevamo il 2 per cento di energia idroelettrica (massacrando territori vergini con colate di cemento armato per la realizzazione delle dighe e degli invasi e prosciugando i fiumi nel loro corso naturale) per acquistare le carte verdi per poter produrre il 70 per cento dell’energia con il petrolio.
Ma tornando al governo, ed hai suoi pensierini programmatici mi chiedo quale sia il piano concreto per la transizione dal fossile all’energia cosiddetta pulita?
Quali saranno gli impianti idonei a produrla? Dove realizzare i componenti e dove installare gli impianti (in Italia spero …)? Come pianificare il costante approvvigionamento delle materie prime alle imprese produttrici? Quale logistica organizzativa per i trasporti? Come organizzare ed incentivare la diffusione dei nuovi impianti di energia pulita? Come organizzare l’accumulo dell’energia prodotta? Come gestire le diverse fasi intermedie dell’intera transizione? Dove sarà possibile allocare i nuovi impianti e dove sarà necessario? Quali le nuove norme per la protezione ambientale e paesaggistica?
Bastavano tre righe di risposta a questi pochi interrogativi per iniziare ad offrire un minimo di concretezza.
Invece niente!
Da parte dei maestri del nulla solo chiacchiere, 3 nuove tasse, 2 nuovi stop ed una misura ininfluente.
Ora tornando invece alle argomentazioni di partenza direi due parole sulle manifestazioni sul clima che hanno coinvolto migliaia di studenti ed altrettante su quello che sta accadendo in Grecia.
La crescita culturale di un giovane si costruisce giorno dopo giorno attraverso un adeguato piano di formazione che ha una sua logica ed una sua liturgia.
A gennaio magari ti insegnano a costruire i pilastri di un ponte ed a febbraio ti insegnano come poggiarvi l’impalcato su cui collocare la sede stradale, ma se a gennaio sei mancato da scuola e quindi non hai appreso come si costruisca un pilastro, dove poggerai l’impalcato?
Sacrificare le ore di apprendimento dei giovani per sensibilizzare chi ha i poteri per intervenire e risolvere le criticità ed anzi è pagato per farlo, lo trovo semplicemente vergognoso.
Già in passato abbiamo sperimentato quanto la costante presenza dei giovani nei cortei piuttosto che nelle scuole con la pretesa del sei politico abbia poi, inciso negativamente anche sulla loro formazione professionale.
Ma il monito più grave ci viene dalla Grecia.
Ormai c’è poco da scherzare.
Se il nostro Paese non farà uno scatto di reni e si libererà di questa banda di dilettanti improvvisati (parlo dell’attuale politica in generale) i rischi saranno ingentissimi.
Altro che “quota cento”, di questo passo tra dieci anni non si sa neanche se lo Stato riuscirà a pagare le pensioni.
Che si giunga poi, a negare la speranza di una cura ad un malato oncologico per ragioni di evidente “malagestio” del sistema (le responsabilità nazionali, ovvero internazionali mi interessano davvero poco ormai li la frittata purtroppo è fatta), lo trovo il giorno più buio di una civiltà, peraltro in quei luoghi dove forse per la prima volta la civiltà vide la luce.
Attenzione all’Italia ! Uomo avvisato mezzo salvato !
Enrico Michetti
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