100mila euro di risarcimento a chi lascia il Movimento 5 stelle. Lo ha annunciato qualche ora fa, a margine dell’assemblea Onu, Luigi Di Maio, leader del M5S.
Una linea, quella del M5S, portata avanti in questi anni. Tuttavia gli ultimi avvenimenti politici accendono i riflettori su una problematica che si è sempre posto il M5S: che la forza politica guidata da Di Maio corra il rischio di diventare casta?
Ad esprimere il proprio punto di vista su quest’ultimo aspetto il giornalista e autore de “La casta è rimasta” Marcello Altamura, intervenuto durante la diretta di “Lavori in corso”.
“La casta del nuovo millennio è una casta un po’ diversa nell’obiettivo finale, perché se confrontiamo la casta della politica di 12 anni fa rispetto a questa, scopriamo che la politica oggi è una sorta di nuovo posto fisso. Perché oggi la politica è accessibile anche per chi non ha fatto scuole di partito, come si faceva una volta. E, questo è il dato più sconfortante da giornalista, ci si può arrivare alla politica senza avere alcun tipo di qualifica. Non parlo solo solo del pezzo di carta, del titolo di studio, ma dell’esperienza“.
“Mentre prima esisteva anche una selezione del personale di cui i politici si contornavano, adesso ci sono i casi dei colleghi di università di Luigi Di Maio, che vengono chiamati per entrare nello staff senza avere precedentemente nessuna esperienza di questo tipo e arrivano ad occupare anche cariche importanti“.
Sul taglio di parlamentari, misura portata avanti dal M5S “si tratta di piccole sforbiciate“.
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