“Ora Conte faccia quello che ha detto, no stesse parole tra sei mesi”. Intervista al sindaco De Carolis

Ha mantenuto la promessa, pronunciata nel giorno della fiducia del Governo giallorosso, il premier Conte, visitando uno dei luoghi colpiti dal terremoto di tre anni fa: Accumoli. Un discorso articolato, nel quale ha sottolineato che la ricostruzione “procede molto lentamente ma non può avvenire in uno o due anni, ci vorranno più anni”.

Ha espresso il proprio punto di vista sulle parole del presidente del Consiglio, Mario De Carolis, sindaco di Cascia, durante la diretta di “Lavori in Corso“.

Bisogna ricostruire velocemente, ma anche bene, e ovviamente queste due cose devono andare di pari passo”.

Conte, quindi, potrebbe mantenere quanto detto oggi ad Accumoli, in merito alla ricostruzione delle zone colpite dal sisma? “Se quello che ha detto lo fa, ben venga. Se tra sei mesi dice le stesse cose, non servono a niente. La cosa che mi ha fatto piacere è che i professionisti, quando presentano un progetto, si devono assumere la responsabilità. Gli Uffici Speciali per la ricostruzione non devono così rifare il progetto. Se questo avviene, il tutto si velocizza, altrimenti questa ricostruzione dura 30 anni. Se Conte fa quello che ha detto, ovvero di mettere alcuni punti e dare delle responsabilità precise a chi presenta il progetto, i controlli devono essere poi più severi. Se tutti poi però controllano tutti, ci vogliono anni per ricostruire quelle zone“.

“Conte, sotto il profilo politico, mi è sembrato più sicuro, ma potrebbe essere l’impressione data dal momento. Per quanto mi riguarda, il piglio deciso che aveva questa volta, l’altra volta non ce l’aveva. Se porta dei risultati, ben venga”.


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