Dobbiamo difendere la nostra Costituzione o accettare passivamente che calpestino i nostri diritti? L’Italia non è un Paese di evasori e di criminali e governare non significa rimanere attaccati alle poltrone.
Ecco perché sulle norme “anti-evasione” che questo Governo sta varando sono necessarie delle precisazioni.
Francesco Vergovich e Fabio Duranti hanno intervistato il filosofo e saggista Diego Fusaro, ecco cosa ne pensa.
“La lotta contro l’evasione è giusta in un paese civile, proprio su questa base contesto l’operato del Governo giallo-fucsia. Se davvero volesse combattere l’evasione dovrebbe in primo luogo colpire coloro i quali evadono a norma di legge. Quindi i grandi gruppi multinazionali, i signori apolidi della finanza e quanti operano le delocalizzazioni in paradisi fiscali.
Costoro, questa galassia di evasori a norma di legge, pagano, per legge appunto, il 5% di tasse al massimo o addirittura possono giovarsi dei paradisi fiscali mediante i quali non ne pagano completamente.
Le crociate di questo governo, dunque, fanno la lotta all’evasione contro i piccoli ceti medi già sofferenti e favoriscono una volta di più i grandi, tassando per esempio il contante”.
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