Uscire dall’euro, cambiare il sistema di governance europea e riappropriarsi della sovranità nazionale. Queste le tesi portate avanti dall’avv. Marco Mori, membro di Vox Italia e autore del libro “La morte della Repubblica” che, durante la diretta di “Un giorno speciale“, ha toccato diversi argomenti. Dalla politica attuata dall’Ue nei confronti degli stati membri, della competitività tra paesi sull’esportazione dei prodotti fino ad arrivare al ruolo del consumismo nella società in cui viviamo.
Ecco l’intervista di Francesco Vergovich e Fabio Duranti.
Marco Mori: “L’Italia non è più uno Stato. Ci hanno tolto la sovranità e la democrazia”
“L’Unione Europea è una costruzione giuridica che mette insieme delle norme che comportano determinate conseguenze. L’euro è uno strumento al servizio di quest’ordinamento. L’ideologia a monte è il liberismo, quell’idea secondo la quale i mercati non devono essere mai disturbati dalle democrazie. Da qui il concetto che la democrazia non possa influire sulle scelte del mercato che, se lasciato libero, porterebbe benessere. Questa è un’idiozia, perché se lasciamo i mercati fuori dal controllo e dal coordinamento della democrazia, non si ridistribuisce equamente la ricchezza tra i cittadini. Questo modello ha portato nel mondo all’1% che detiene il 99% della ricchezza. In Europa si è affermato quest’ordinamento giuridico, che è al servizio dei poteri economici, per cui non ha senso di rimanere all’interno di queste regole e pensare di modificarle per ottenere qualcosa“.
In Europa “hanno inserito delle regole giuridiche, in modo che creassero come conseguenza una crisi economica. Questa poi è diventata lo strumento per obbligarci alla cessione della nostra sovranità nazionale. Oggi per convincerci a cedere l’ultima parte della nostra sovranità, stanno mettendo sul piatto la politica di austerità. Questo è uno schema che stanno parlando avanti in Europa e che è stato confessato anche da Mario Monti“.
“Senza sovranità monetaria, uno Stato non è in grado di controllare il potere economico. E’ il potere economico che controlla lo Stato. Se non ho un elemento cardine come la sovranità monetaria quindi, giuridicamente oggi l’Italia non è più uno Stato“.
Marco Mori: “Con liberismo e competizione rischiamo un’altra guerra mondiale”
“Per il riscatto per la sovranità nazionale e risollevare il Paese serve un piano industriale che, nel tempo più breve possibile, ci consenta di superare questa situazione di dipendenza economica“.
“Per competere con gli altri paesi sulle esportazioni bisogna abbassare i salari che ti obbligano a vivere per guadagnare il minimo per sopravvivere, così quei prodotti diventano più competitivi. All’estero fanno la stessa cosa, e s’innesca, a livello globale, una competizione che porta verso il basso. E’ proprio questo modello della competizione sui mercati, del liberismo assoluto, che causò la prima e la seconda guerra mondiale“.
“Gli scambi commerciali hanno portato al conflitto. Mattarella dice spesso che dove circolano le merci, non si fanno poi guerre. Non è così. In un momento in cui il rapporto di circolazione di merci non è di cooperazione e di solidarietà tra stati ma è di competizione atroce, questo porta a una reazione dei popoli che a quel punto odiano i paesi vicini, invece che cooperarci”.
Il consumismo nella società in cui viviamo “è una conseguenza del modello economico. Le persone, con il martellamento costante che gli viene fatto, perdono di vista i valori e si attaccano al superfluo. Non è un fatto finanziario, ma è un fatto di un mondo che nel consumismo e nella competizione vive sopra le possibilità del pianeta. A quel punto, la soluzione non è quella di Greta e dei suoi sostenitori, ma è quella di trovarsi in una produzione diversa e indirizzata ai consumi interni, senza competizione, senza circolazione frenetico delle merci, e a un superamento del modello capitalista“.
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