“Non diamo case ai rom, è il modello di integrazione di New York” ► Pietro Calabrese

Pietro Calabrese, neo Assessore ai Trasporti, è il primo firmatario della delibera che, secondo affaritaliani.it, servirebbe ad “avviare un programma di edilizia residenziale in ambiti di rigenerazione urbana all’interno del Grande raccordo anulare”.

Si tratta dell’ultima proposta che Pietro Calabrese ha firmato come consigliere e che, almeno in teoria, dovrebbe portare a termine il piano di superamento dei campi rom nella Capitale.

Accuse forti da parte di Fabio Carosi, autore dell’articolo, nei confronti dei firmatari. Ecco cosa ha detto Pietro Calabrese nell’intervista di Stefano Molinari e Luigia Luciani.

“Chi dice che ci sono case per i rom non ha capito il punto di questo dispositivo.

Questa città ha fatto delle esperienze negative perché ha fatto abitare in contesti marginali nuclei abitativi che non avevano capacità di reddito e che ancora oggi non si sono integrate. Parlo di quartieri e di palazzi, non di campi rom.

Altre città invece hanno fatto altri tipi di esperienze in cui è stato attuato il cosiddetto mix sociale che ha creato dei risultati per cui ad oggi c’è integrazione sociale e non ci sono problemi di pubblica sicurezza. Città come New York che hanno messo insieme il notaio con il professore universitario e con ex carcerati o persone che avevano problemi di fragilità varie, i cui figli crescendo e andando a scuola insieme hanno creato una comunità”.


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