Draghi, Monti, Letta, Prodi: siamo sotto il controllo delle grandi banche d’affari

I Governi continuano a fare i regali alle banche e al sistema finanziario, l’attacco al contate ne è un esempio. La causa alla base di questo atteggiamento è l’infiltrazione di alcuni personaggi in politica. Mario Draghi è il primo esempio, che dopo essere stata alla Goldman Sachs è diventato prima Governatore della Banca d’Italia e dopo della Banca Centrale Europea. Altro esempio è quello di Mario Monti che dalla Commissione Europea è passato alla Goldman Sachs, per poi diventare Presidente del Consiglio italiano. Anche Gianni Letta era nell’Advisory Board Goldman Sachs e poi ha ricoperto la carica di Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio. Romano Prodi è stato Advisor alla Goldman Sachs prima di arrivare all’IRI e distruggerla vendendola alle banche, in seguito sappiamo che è anche stato anche due volte il Presidente del Consiglio italiano.

Ma i nomi sono molti altri: da Massimo Tononi a Giovanni Gorno Tempini da Matteo Del Fante a Marco Morelli a Vittorio Grilli.

E’ chiaro che la gestione del patrimonio delle aziende pubbliche o a partecipazione pubblica, quindi basate sui soldi degli italiani, finiscono sempre sotto il pieno controllo delle grandi banche d’affari americane, interne al cartello finanziario internazionale.

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La Matrix Europea, la verità dietro i giochi di potere con Francesco Amodeo.


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