Conoscere la tecnologia oggi è importante per riuscire a districarsi nel mare magnum di informazione, spesso più falsa che vera, più alterata che oggettiva, che ci sommerge. Poiché non tutti possono esserne conoscitori a tutto tondo di mondo così complesso, sono gli esperti a venire in aiuto.
Ospite di ‘Un giorno speciale, con Francesco Vergovich e Fabio Duranti, Enrica Perucchietti, giornalista, scrittrice e autrice di molti libri sul tema tra cui: “Fake news – Dalla manipolazione dell’opinione pubblica alla post-verità” e “Cyberuomo – Dall’intelligenza artificiale all’ibrido uomo-macchina”.
Ecco come ci manipolano lentamente con i media mainstream
“Una startup del New Jersey, la Genomic Prediction, effettua un test genetico con la finalità di selezionare tra i vari embrioni quello che soddisfa alcuni requisiti. E quindi è possibile già oggi eliminare embrioni potenzialmente portatori di alcune malattie, ma si può anche scegliere l’embrione migliore sulla base del quoziente intellettivo e dell’altezza.
Si parla sì di progresso, ma io parlerei più che altro dei potenziali rischi verso la costituzione di una società distopica in cui rischiamo di vedere la creazione di suddivisione in caste come nel film ‘Gattaca’. Tra quelli cioè validi perché nati artificialmente sulla base della selezione degli embrioni e quelli nati per vie naturali che vengono relegati ai margini della società.
Quello che è preoccupante è il modo in cui fanno passare nell’opinione pubblica un’idea che inizialmente è considerata inaccettabile. Viene cioè instillata per gradi, in modo che l’opinione pubblica possa recepirla gradualmente e senza rendersi conto che in realtà vi è dietro l’intenzione di manipolarla.
Così è accaduto per le condizioni socio economiche inaccettabili in cui ci troviamo, per l’approvazione di trattati come il fiscal compact e il Mes, per quei cambiamenti anche dal punto di vista culturale e antropologico che se fossero passati di colpo avrebbero generato una rivolta.
I media sono diventati un braccio armato di questo modo di operare. Perché sono quelli che somministrano per gradi al pubblico quelle idee che poi devono essere concretizzate”.
Modello Svezia: prima eliminano il denaro contante, poi ci mettono il microchip sottopelle
“C’è il tentativo di rendere tutto artificiale, compresa l’umanità. Un’umanità letteralmente in provetta e amorfa, cioè senza forma, perché ovviamente poi è più facile da controllare e da manipolare.
L’uomo moderno vuole in qualche modo farsi dio, dunque lo scienziato di oggi cerca non solo di migliorare la condizione umana, che è anche legittimo, ma di contrastare e addirittura di negare tutto ciò che è natura. Una lotta impari che porterà probabilmente a conseguenze terribili.
Ci deve essere un limite tra il voler migliorare la condizione umana e trascendere la natura. L’uomo sta cercando di eliminare tutti i limiti, ma eliminarli non è il conseguimento della libertà, è il caos assoluto.
La Svezia è diventata un vero e proprio laboratorio di ingegneria sociale. E’ presa come modello nel campo del progresso. Per spingere la popolazione a farsi impiantare i microchip sottocutanei stanno convincendo le persone del fatto che sia comodo. Dicono che si può fare a meno di pin e password, che non bisogna portarsi dietro i biglietti del treno, monetine o contanti, perché è tutto lì.
La Svezia è uno dei primi paesi che ha eliminato il denaro contante. Si è passati dall’eliminare il contante a incentivare l’utilizzo dei microchip. C’è una correlazione assolutamente evidente”.
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