Debora Serracchiani, deputata nelle fila del Partito Democratico ed ex Presidente del Friuli-Venezia Giulia, è venuta a trovarci in studio per parlare di tanti temi sotto la luce dei riflettori. Dall’ILVA al Governo PD-5 Stelle, dalla Raggi alla Segre.
Ecco l’intervista completa di Luigia Luciani e Stefano Molinari durante la puntata di ‘Lavori in Corso’ alla vicepresidente del PD Debora Serracchiani.
Sull’ILVA:
“Le mie accuse ai 5 Stelle riguardo l’emendamento sullo scudo penale nel caso ILVA? C’era una fronda di senatori, capeggiati dalla Lezzi, che si rifiutava di votare l’emendamento sullo scudo penale e che quindi, poiché c’era la fiducia, avrebbe fatto cadere il Governo. Siamo stati costretti. Il tema dello scudo non è fondamentale, però si poteva evitare di dargli un alibi. Se ne vanno non per lo scudo fiscale ma perché hanno sbagliato il piano industriale. Il mercato dell’acciaio è in crisi anche per i dazi americani, il tema è che hanno promesso di produrre sei milioni di tonnellate di acciaio e ne fanno meno di cinque. Ora cercheremo di trattenere Mittal o di salvare i posti di lavoro.
Di ILVA si parla da decenni, oggi però siamo al dunque. Chi ha fatto il piano industriale si è reso conto di aver sbagliato e vuole tirarsi indietro. Ora il Governo e il Paese devono fare sistema e devono dimostrare che non siamo disponibili ad accettare aziende che vengono qui per fare affari e che poi se ne vanno se gli affari non tornano.
Governare con i 5 Stelle non è semplice, però stiamo parlando di politica industriale e penso che anche loro debbano fare i conti con il fatto che questo è un Paese che deve mantenere la politica industriale, ovviamente pulita. Ci piaccia o non ci piaccia è un accordo politico, non un matrimonio, e dobbiamo impegnarci per attuarlo. Se governiamo dobbiamo fare le cose fatte bene, e per farlo dobbiamo essere tutti convinti. Si sta insieme solo se ha un senso.
La situazione è molto calda e bisogna gestirla con lucidità. C’è stato un bel intervento da parte del ministro Patuanelli, credo si siano resi conto di aver fatto una sciocchezza e lo ha detto con chiarezza il nostro capogruppo Delrio. Dopo questo errore grave non ci saranno seconde possibilità, o si fanno le cose fatte bene o non ci sarà nessun futuro.
Sulla Segre:
“Intanto la solidarietà alla senatrice è un dovere a prescindere dalle opinioni. E’ un fatto grave quello che sta accadendo nel nostro Paese e in Europa, credo sia giusto prendere coscienza che quando parliamo, politici e ruoli pubblici, dobbiamo fare grandissima attenzione all’uso delle parole e ad evitare di istigare violenza. Anche io sono stata vittima di minacce e ho vissuto due anni sotto scorta. Ci costringono ad avere forze dell’ordine che si concentrano sulla tutela di persone che non dovrebbero temere di vivere nella propria città, e invece hanno paura perché spesso le minacce sono anonime. Avvengono sul web dove le persone si nascondono dietro la tastiera. Io ora sto facendo querele, adesso mi sono stancata perché sono aumentati gli insulti e le cattiverie. Si sono sdoganati comportamenti che prima non avremmo neanche immaginato e che ora sono normali. Perché se sono normali per un personaggio pubblico o un politico diventano normali per tutti… il riferimento è a Salvini. Lui con i sui comportamenti ha spesso invitato a fare cose che sarebbe stato meglio evitare. Se hai un incarico istituzionale come Ministro dell’Interno eviti di farlo perché agli occhi delle persone sei sempre un esempio”.
Su Salvini:
“Governo contro Salvini? Questo Governo ha senso se fa cose e dà prospettive, non se va contro Salvini. Dobbiamo muovere tutti nella stessa direzione per fare le cose fatte bene. Se non si può fare tanto vale rinunciare. Questo Governo è nato per far fronte a un’emergenza democratica ed economica”.
Su Roma e la Raggi:
“Non conosco personalmente Virginia Raggi, dico che fare l’amministratore non è facile e Roma è l’amministrazione delle amministrazioni per complessità e grandezza. Detto questo però trovo che ci sia una situazione per cui bisogna prendere atto che Virginia Raggi non è adeguata al compito che le è stato assegnato. E’ capitato anche per il PD, Marino è ancora un tasto dolente. Questa non è una città facile, i problemi di Roma non sono stati causati dalla Raggi ma vengono da lontano, io dico che però bisogna cercare di prendere di petto almeno un problema e risolverlo. Non puoi risolvere cinquantamila problemi, ma almeno uno si. La Raggi però è stata eletta legittimamente dal popolo, quindi non credo ci siano le condizioni per un commissariamento. Quello che si può fare è aiutare, lo può fare il Governo o la Regione, come Zingaretti sta facendo ad esempio sul tema dei rifiuti. Roma ha bisogno di pensare, programmare e pianificare”.
Sui 5 Stelle:
“Il Movimento sta affrontando un passaggio epocale, devono maturare come dimostrano i sondaggi elettorali. Quando sei all’opposizione è più facile prendersela con gli altri ed essere dalla parte del no. Quando Governi diventi di destra o di sinistra in base a quello che decidi di fare, ed è difficile per chi dice di non essere né l’uno né l’altro”.
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