Questa la notizia che abbiamo trovato riportata sui principali quotidiani nazionali: gli USA hanno aperto un’indagine sul conto dell’imprenditore italiano Bruno Caparini.
La sua colpa sarebbe di aver trattato con i russi in violazione dell’embargo e in riferimento, nella fattispecie, a una turbina. In sostanza Bruno Caparini avrebbe violato l’embargo che gli Stati Uniti hanno imposto all’Italia e all’Europa per colpire la Russia di Putin.
La colpa dei russi, lo sappiamo, è quella di essere uno Stato che eroicamente resiste al nuovo ordine mondiale americano-centrico.
La gloriosa Russia di Putin è quindi colpevole del fatto che continua a resistere al dominio a stelle e strisce, mantenendo una dignità e la propria sovranità.
Il fatto poc’anzi enunciato è stato riportato dai giornali italiani con un tono gioioso: giustizia è stata fatta secondo loro, il bene è stato realizzato.
Gli Stati Uniti hanno colpito il soggetto italiano che non ha rispettato la voluntas statunitense trattando con la Russia di Putin.
Ciò che stupisce dell’operato dei principali giornali italiani è che essi non spendono una parola su un fatto deplorevole, ossia che gli Stati Uniti d’America stanno indagando un italiano: ancora una volta ci trattano alla stregua di una colonia, ancora una volta ci umiliano senza ritegno. Sbertucciano l’Italia e gli Italiani: l’Italia non è ad oggi un partner – come si ripete stoltamente – dell’America.
Il 1945 non è stato l’anno della liberazione: si è trattato semplicemente del cambio di padrone.
RadioAttività, lampi del pensiero quotidiano – Con Diego Fusaro
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