Ma perché sono nate le banche? Ecco qual era la loro vera funzione

Nell’antica Grecia la funzione dei “trapeziti” (figura antica di banchiere) era quella di gestire il valore della moneta, dunque il cambio.
La storia dei depositi è però ancor più curiosa.

Già, perché all’epoca esistevano due tipi di depositi: regolari e irregolari.
I depositi regolari prevedevano appunto che si depositasse denaro e la banca svolgeva quest’unica funzione. Non poteva utilizzarli.
Il deposito irregolare arriverà in seguito, quando le banche inizieranno a usare quei soldi per prestarli ad altri.

Attenzione ai termini: si dice ‘irregolare’ proprio per questo. La banca aveva solo un impegno, cioè garantire che il depositario ridesse i soldi al depositante, ma lui nel frattempo poteva anche averla prestata ad altri.

E’ il caso ora di distinguere due tipi di depositi irregolari. I primi erano di fatto depositi ‘di pagamento’. A cosa servivano? A combattere l’analfabetismo.
Quando infatti un indebitato restituiva i soldi al debitore c’era l’eventualità che quest’ultimo negasse di aver ricevuto il pagamento.
Ecco come si arriva al vero senso della nascita delle banche: nacquero come depositi irregolari per essere testimoni del pagamento.

Il banchiere sapeva infatti scrivere sempre e la sua scrittura era di difficile imitazione. Essere testimoni imparziali, affidabili e autorevoli al servizio di queste situazioni: ecco come sono nate davvero le banche.

Malvezzi Quotidiani, l’Economia Umanistica con Valerio Malvezzi

ISCRIVITI AL NOSTRO CANALE YOUTUBE

LEGGI ANCHE: