Si oppongono alla cannabis light ignorando cosa sia veramente

Sulla questione delle droghe leggere e in particolare della cannabis light proprio non sembra che ci siamo.
Qui nessuno parla di liberalizzazione e legalizzazione delle droghe pesanti, c’è ancora una differenza che possiamo ben fare, ma soprattutto parliamo di qualcosa che i nostri governanti non sembrano conoscere in senso stretto.

La cannabis light ha un principio attivo (ciò che dà luogo agli effetti sulla psiche, presente nella cannabis stessa) inferiore a quello della cannabis “autentica”, commercializzata per altri fini. E’ un po’ simile a quello della canapa che si coltivava in Italia alcuni decenni fa.

Questo principio attivo non viene ritenuto tale da dare dipendenza dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. Si potrebbe avere dunque una larga commercializzazione di questa sostanza che produrrebbe solo effetti piacevoli senza dare dipendenza.
Sembra che questo a qualcuno dia fastidio, anzi, in realtà dà fastidio. Urta sensibilmente chi commercia le droghe pesanti, ad esempio.

Compariamo i dati italiani e olandesi dei consumatori di hashish e marijuana: la percentuale di chi consuma quest’ultima è la stessa.
In Italia però il doppio delle persone passano a droghe pesanti.

Da cosa dipende? Dal fatto che se la cannabis è disponibile in maniera libera. senza intermediari di uno spacciatore, sarà più difficile che quest’ultimo ti proponga (in assenza dell’altra opzione) una droga più pesante.

Non si capisce poi perché si rifiuti la cannabis light, mentre alcol e tabacco che sono forse più dannosi per la salute continuano a circolare senza problemi.
In Uruguay intanto si sta procedendo verso la legalizzazione senza grossi ostacoli: abbiamo una classe politica decisamente strabica.

“Si oppongono alla cannabis light ignorando cosa sia veramente”

GeoMario, cose di questo mondo – Con Mario Tozzi

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