Tinder, Badoo, Meetic: le app di incontri funzionano? Si può trovare un partner? Sono pericolose? Parla l’esperta

Tinder, Grindr, Badoo, Meetic… Sono tutte app per incontri e appuntamenti al buio. L’iter è sempre lo stesso: mi piace, non mi piace, match e chiacchierata in chat. Se va bene, poi, ci si incontra nella vita reale. Ma queste applicazioni funzionano davvero? Creano dei rapporti sì o no? Ma soprattutto, sostituiscono i rapporti ‘umani’?

Stefano Molinari e Luigia Luciani lo hanno chiesto all’esperta.

Ecco l’intervista alla psicologa e sessuologa Rosamaria Spina.

“I rapporti li creano, quindi queste app, Tinder la più famosa, hanno un riscontro reale e veritiero. Ecco perché poi hanno così tanto successo. Bisogna però utilizzarle con un pizzico di criticità, perché non è sempre detto che le persone iscritte a queste app cerchino poi la storia della propria vita. Cercano spesso altro. A un certo punto c’è stata una virata e quindi vengono molto più utilizzate per cercare delle storie occasionali o appunto delle storie di sesso mordi e fuggi.

Io ho degli amici che hanno conosciuto i loro partner o su internet o proprio attraverso queste app e poi effettivamente il rapporto è andato avanti. Ha portato a delle convivenze, alcuni si sono anche sposati… Quindi il riscontro c’è.

Il computer, o il cellulare, è sempre un filtro molto potente. Non si ha mai la garanzia che chi sta dall’altra parte dica la verità su di sé. Ecco perché bisogna fare attenzione a non partire subito in quarta e a non innamorarsi immediatamente di quello che viene scritto in chat ma andare a verificare di persona. Il rischio delusione è dietro l’angolo.

Ci sono più uomini su queste app, è vero, perché l’uomo più della donna cerca sesso. La donna a volte è meno incentivata a utilizzarle perché si fida un po’ meno”.

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