L’incoerenza della Bellanova: difende il jobs act e si schiera con chi massacra i lavoratori
Negli ultimi trent’anni i partiti della sinistra si sono trasformati in forze a difesa del capitalismo. Una metamorfosi che ha portato al passaggio dalla falce e martello del lavoro all’arcobaleno del diritto individuale del consumo.
Le forze dominatrici si rivolgono non più alle destre ma, appunto, alle sinistre. Molte conferme sono arrivate recentemente. Basti pensare a Zingaretti che ha ritenuto necessario distaccarsi dal vecchio partito democratico per rifondarne uno nuovo.
“Vecchio PD addio ecco la mia svolta. Vinciamo in Emilia e poi cambia tutto. Apro a sardine, società civile ed ecologisti”. Così ha affermato il leader democratico nell’intervista al rotocalco turbomondialista “La Repubblica”.
Le sinistre, dunque, aprono a tutti ma non ai lavoratori. Lavoratori che continueranno ad essere massacrati dal mercato, della globalizzazione e dalla competitività. In sostanza abbiamo un’alternanza senza alternativa dove a dominare è sempre il liberismo del capitale.
La stessa Bellanova, durante “Tagadà” su La7, ha definito i sostenitori dell’articolo 18 dei nostalgici. Il vero fronte, secondo lei, è il Jobs act.
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