“In una sede i figli dell’alta borghesia, nell’altra i ceti bassi“.
Capita anche questo, che una scuola di Roma si presenti così ai suoi futuri studenti (o consumatori).
Potremmo dire che è questa la fotografia reale della situazione nella quale ci sta portando la globalizzazione.
In questo scenario la cosiddetta democrazia conforme ai mercati tanto decantata da Angela Merkel sembra risolversi così in una oligarchia neofeudale.
Si tratta di un’oligarchia in cui il divario tra lo sparuto gruppo dei “primi” e l’immensa plebe cresce vistosamente.
Viviamo quindi in una democrazia a patto che i ceti autopossidenti siano liberi di governarsi.
Appare sempre più plausibile lo scenario immaginato nella pellicola Elysium del 2013: un racconto che narra come nel 2154 i ricchi vivranno in una lussuosa stazione spaziale (denominata Elysium) mentre il resto dell’umanità sofferente sopravvivrà a stento sulla Terra.
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