In Italia la questione che riguarda la giustizia e la sua possibile riforma è da sempre uno dei temi più dibattuti e controversi. Oggi il Governo giallo-rosso targato PD e 5 Stelle sta andando nella direzione dell’abolizione della prescrizione, una scelta che però non trova il favore di molti perché accusata di dar vita a processi senza fine.
I problemi del sistema giudiziario sono molto più profondi secondo il direttore de “Il Giornale” Alessandro Sallusti, problemi che trovano la propria radice nell’esistenza di correnti di destra e di sinistra della magistratura.
Ecco l’intervista a ‘Un Giorno Speciale’ con Francesco Vergovich e Fabio Duranti.
“Il problema della giustizia in Italia è uno dei fattori che ne frenano la crescita, tengono lontani i grandi capitali e rendono il paese inaffidabile. In Italia non c’è solo incertezza della pena, ma incertezza del diritto. Le leggi lasciano un arbitrio enorme ai magistrati.
La classe politica è assolutamente inadeguata e probabilmente impaurita sotto un ricatto teorico che a volte diventa pratico della magistratura. Il problema è che un sistema, vecchio, arcaico, chiuso che è diventato casta e contro-potere.
Siamo l’unico paese dell’occidente dove esistono le correnti della magistratura, cioè la corrente di destra e quella di sinistra. E sono ufficiali. Se si accetta che ci siano magistrati di destra e di sinistra non se ne esce”.
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