Tutto, o quasi, è digitale. Lo si riscontra ormai giorno per giorno: nelle attività che facciamo attraverso il nostro mezzo tecnologico, nelle ore che trascorriamo online, nella società che va trasformandosi insieme alla rete virtuale.
I cambiamenti delle nostre azioni, indotti da computer e smartphone, sono un fenomeno che non sembra potersi arrestare. Con tutti i vantaggi, ma anche svantaggi del caso. Chissà, magari anche tutto quello che è accaduto quest’anno è un segno dei tempi, di un progresso fuori controllo che avrebbe bisogno di paletti.
La domanda che ci si pone diventa: quale sicurezza per il nostro futuro? Per dare una risposta, che vale già per il presente, Fabio Duranti ne ha parlato insieme a Francesco Vergovich.
Ecco l’opinione di Fabio Duranti a “Un giorno speciale”.
“Il grande inganno dei nostri tempi è avere una serie di mezzi di comunicazione, averne tantissimi ormai a disposizione, i quali però sono ormai suscettibili di frodi e falsità.
Tutto quello che è digitale, noi lo diciamo da anni, si può manomettere. Toglietevi dalla testa che quello che è digitale non può essere manomesso ed è certificato. Nulla è certificato. Tutto può essere modificato.
Io sfido qualunque ingegnere e informatico a dimostrare che un sistema digitale può essere assolutamente vero. Perché quando un segnale digitale passa all’interno di una macchina, qualcuno la deve manutenzionare. Chi ha accesso a quei dati li può manipolare.
Ci sono dati che possono cambiare la storia delle persone, la vita. Oggi vorrebbero portarci addirittura ad una digitalizzazione totale del denaro. Quindi non esiste più il denaro fisico, si tende a tracciare tutto. Tutte le cose che fai sono tracciate.
E’ chiaro: noi giriamo con questi apparecchi sempre accesi. Non hanno la batteria che tu puoi togliere. In questi nuovi modelli non puoi togliere la batteria. Quindi essendo costantemente collegato ad una fonte di energia, è ovvio che l’apparecchio può essere comandato dall’esterno, da chi ne ha facoltà.
La chiave di volta per questi signori sono stati gli assistenti vocali. L’assistente vocale consente all’apparecchio, legalmente, di tenere il microfono aperto. E di mandare le parole che tu dici al server di una delle aziende che gestisce queste cose. Mandano le tue parole ad una macchina esterna.
Chi sta dall’altra parte può comandare al telefono di accendersi. Ecco il trucco degli assistenti vocali che sono gratuiti. Certo che sono gratuiti, si fanno i cavoli nostri dalla mattina alla sera! Il prodotto siamo noi, sono le cose che diciamo. Il microfono è sempre acceso.
Tutto quello che oggi vediamo potrebbe non essere vero. L’uomo che sta dalla parte del male tende ad ingannarci per dominarci. L’avvento della tecnologia in qualche modo aiuta: ecco perché va tenuta con le briglie salde. Ecco perché tutto quello che oggi è digitale potrebbe essere falso, potrebbe essere frutto di una frode. Ma comunque è tutto manipolabile”.