Come possono le aziende italiane competere con quelle straniere che non pagano le tasse?

Il numero di passeggeri del trasporto aereo è aumentato in Italia vertiginosamente. Milioni di utenti in più da un anno all’altro. E’ aumentato anche il numero di scali e il traffico aereo nel suo complesso. Testimonianza di un mercato in Italia in fortissima espansione.

Ma com’è possibile allora che le compagnie aeree italiane non riescono a intercettare questo mercato in crescita? Come si spiega questo fenomeno in controtendenza? Dopo la crisi di Alitalia arriva il crollo di Air Italy.

Le compagnie aeree che stanno intercettando e monopolizzando quel mercato sono quelle che fanno politiche commerciali aggressive. Prima tra tutte Ryanair con i suoi voli low cost.

Qual è il segreto di Ryanair rispetto alle compagnie italiane? Perché riesce a sbaragliare la concorrenza?

La verità è che Ryanair prima di essere low cost è low tax. Le sue sedi in Irlanda le permettono di pagare una percentuale irrisoria di tasse rispetto alle compagnie italiane. Lo stesso vale per il costo del personale: gli stipendi infatti vengono accreditati su conti irlandesi. Anche gli aeromobili sono immatricolati in Irlanda.

La contribuzione in Irlanda è mediamente del 12%, contro il 37% in Italia.

I lavoratori Ryanair però usufruiscono del nostro servizio sanitario in caso di bisogno.

Viene quindi permesso a una compagnia di avere la propria sede legale in un paese dell’Unione Europea per fare concorrenza ad altre compagnie europee attraverso il dumping fiscale.

Questa la grande vergogna cui sono sottoposte le aziende italiane a causa delle regole dell’UE.

La Matrix Europea, la verità dietro i giochi del potere con Francesco Amodeo


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