A cosa servivano i banchieri?
Per rispondere a questa domanda bisogna tornare indietro di qualche secolo, cosa che non fa chi sostiene che essi non siano altro che usurai.
In realtà non nascono con questa funzione, ma con la forma del “bancum”: il banco su cui operavano questi commercianti di monete che svolgevano una funzione di cambio.
Questi banchieri si organizzano poi in arti (o gilde, all’epoca si chiamavano così), ma quel che è importante è il concetto di cambium che inaugureranno e su cui si basa anche la banca moderna.
Il cambium era un contratto che regolava due aspetti: il primo era la distanza, immaginate un commerciante fiorentino che dovesse condurre affari con uno fiammingo in un’epoca senza mezzi che non fossero quadrupedi.
Il secondo era la cosiddetta permutatio pecuniae, un cambio fisso stabilito senza il quale la prima operazione non sarebbe nemmeno pensabile.
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