Nell’ambito della stessa famiglia, oramai, è più facile e frequente vedere una bella tavola apparecchiata con piatti personalizzati, quindi preparati per così dire su misura per ognuno dei componenti, piuttosto che una tavola dominata da una coppa di spaghetti, tanto per fare un esempio, alla quale attingere tutti indistintamente.
Lo rivela una ricerca di mercato promossa da una notissima azienda produttrice di pentole e tegami, per analizzare i cambiamenti nel gusto e nelle preferenze degli italiani.
Lo studio, che ha dato risultati in gran parte prevedibili, ha riguardato un campione di 1200 persone residenti nelle diverse province del territorio della Repubblica, da Nord a Sud.
Esigenze caloriche diverse, conseguenza dello stile di vita di ciascuno, sono responsabili al 56% di questa tendenza che si manifesta al momento dei pasti. Le intolleranze invece hanno un ruolo meno importante, influendo sulle scelte gastronomiche per il 19%. Il gusto infine condiziona i comportamenti alimentari nel 25% dei casi. Inoltre sembra che ogni famiglia abbia più di un cuoco, non professionisti assunti per occuparsi della colazione, del pranzo e della cena, ma papà, mamme e figli che si alternano ai fornelli, secondo le necessità e i desideri. Se, in effetti, ogni commensale ha un regime dietetico diverso, è difficile che in cucina ci sia una sola persona ad occuparsi di tutti.
A questo punto vi starete chiedendo se almeno una volta al giorno, si riesca, in famiglia, a sedere tutti assieme alla stessa tavola, magari per il pranzo o per la cena. Anche a questa domanda la ricerca già citata ha saputo dare una risposta: la maggior parte (82%) degli intervistati, ha dichiarato di riuscire ancora a consumare almeno uno dei pasti giornalieri in compagnia, condividendo la tavola con gli altri componenti della famiglia.
Gli esperti, del resto, dicono che mangiare insieme rappresenta un momento importante per la famiglia, contribuisce alla sua unità e al suo benessere. Secondo uno studio olandese, i cui risultati sono stati pubblicati lo scorso anno, i benefici che il ritrovarsi a tavola uniti regala alla famiglia e ai singoli, sono tanti e di grande rilevanza.
E’ un momento di socialità, che ha anche un valore altamente educativo, rende più forti i legami e aiuta i più piccoli a sviluppare la capacità di interagire con gli altri. Se c’è un buon livello di comunicazione, insomma, mangiare insieme nutre anche lo spirito. L’importante sarà non far pesare agli altri le proprie scelte alimentari.
Fonte: Prodigus.it