Le agghiaccianti parole di Giorgetti confermano: l’Italia è finita nella trappola europeista
RadioAttività, lampi del pensiero quotidiano – Con Diego Fusaro
Al PD sono ben disposto a riconoscere la coerenza sul tema euro e Unione Europea.
I Dem da sempre stoltamente supportano entrambi, rivelandosi con ciò la parte del potere alleata con l’ordine global-capitalistico. La novità è che adesso anche la Lega va affermando apertamente tramite Giorgetti la necessità dell’euro e dell’Unione Europea.
E’ quanto ha sostenuto a chiare lettere ieri in un’intervista apparsa sul Corriere della Sera: “Ora la Lega è a favore dell’euro e della permanenza dell’Unione Europea“.
Il vicesegretario federale della Lega ha garantito apertamente che la Lega è “un elemento di stabilità“, che non vuole quindi perturbare l’ordine dominante.
Al giornalista che lo incalzava sulla presenza di due euroscettici come Borghi e Bagnai nel partito leghista, Giorgetti ha addirittura risposto con un velo di sdegno che sarebbe lui a dettare la linea della Lega in futuro.
Viene da rammemorare ciò che ricorda Orwell in 1984: se tutti i documenti raccontano la stessa favola ecco che la menzogna diventa un fatto storico.
La menzogna in questione riguarda la necessità di non uscire dall’euro e dall’eurozona.
Imbarazzante non è tanto che il difensore del sistema Giorgetti predichi la volontà sua e del suo partito, è invece aberrante il fatto che tanti paladini del “basta euro” chiamino “strategia” vizi che a ben vedere meriterebbero ben altri nomi.
E’ sempre più evidente: ci troviamo al cospetto di un bipolarismo che garantisce una sitiuazione di alternanza senza alternativa, che comandi la destra bluette o la sinistra fucsia.
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