Pagelle 25° giornata: promossi e bocciati

10 Il calcio
La ritualità di un fischio d’inizio, la passione che distoglie dall’angoscia. Sappiamo, certamente, che senza calcio si vive lo stesso. Sappiamo anche come, però.

9 Leo Messi
Quasi brutalizzato, l’Eibar, al Camp Nou. Dei cinque con cui il Barça travolge il club basco, quattro li firma il suo moltiplicatore di record in carne e ossa. Riguardiamoci assieme il primo e il quarto, poi brindiamo alla bellezza.

8 Fabian Ruiz
Definire semplicemente “traiettoria” quella della sua esecuzione di sinistro con la quale porta a Gattuso i tre punti in dote, equivale a declassare a pornografia ciò che è, al contrario, eros calcistico.

7 Aaron Ramsey
Controllo carezzevole con il sinistro e a seguire pallonetto delicato di destro, con Berisha che ci resta come una statua di sale. Bello, voluto, naturale.

6 Zlatan Ibrahimović
La manovra offensiva del Milan gli ruota attorno come la luna con la terra. Lui decide il ritmo, variandolo a piacimento.

5 Maurizio Sarri
Al termine della gara in casa della Spal, manda in scena una specie di piagnisteo per il rigore che La Penna concede a norma di regolamento, tra l’altro fidandosi della VAR, alla VAR affidandosi.

4 Gianpaolo Calvarese
Il gol annullato a Ibra, il rigore concesso alla Fiorentina: entrambe decisioni sbagliate, stavolta in collaborazione con la VAR.

3 Le decisioni a macchia di leopardo
Esempio: perché il rinvio di Torino – Parma e, al tempo stesso, la conferma della disputa regolare di Genoa – Lazio?

2 L’agguato in autostrada dei tifosi del Bari ai pullman leccesi
Tutta la tristezza del mondo. Un virus contro il quale non c’è protocollo che tenga.

1 Le giustificazioni dei tifosi bresciani per il coro contro il Napoli
Si scusano chiamando “sfottò” un insulto infame; poi, adducono a propria discolpa il non aver tenuto conto degli eventi di cronaca riguardanti la diffusione del Coronavirus: come a dire che, in condizioni “normali”, offendere i napoletani non è una colpa.

Paolo Marcacci