RadioAttività, lampi del pensiero quotidiano – Con Diego Fusaro
Per il marxista pentito Kołakowski era “pensiero magico” quello per cui il vero e il falso non dipendono dal loro contenuto razionale, ma dalla fonte da cui provengono.
Di esempi a sostegno della sua tesi ce ne sarebbero molti nell’attualità.
Basti pensare alle sanzioni alla Russia e alla difesa a oltranza dell’Unione Europea e dell’euro: nel panorama politico italiano sono considerate false se condotte dal partito ‘X’ e sono considerate verme se affermate dal partito ‘Y’.
Volete altri esempi della tesi di Kołakowski? Non è difficile trovarne.
Chiudere i porti e battersi per la sovranità nazionale è considerato vero e giusto se a farlo è il partito ‘X’, se a proporlo è il partito ‘Y’ è invece falso e ingiusto.
Provate a pensarci e vi renderete conto di quanto la politica nostrana è sempre più l’irrazionalità elevata a pensiero.
Non è un caso il fatto che la politica stia regredendo proprio in questo momento a semplice “governance”.
La pura gestione amministrativa è il solo scopo della classe politica, impegnata a regolare il mondo intero ridotto a mercato.
Libertà non è scegliere tra un partito ‘X’ o un partito ‘Y’, garanti dell’alternanza senza alternativa che si assicurano della vittoria del solo totalitarismo dei mercati.
La società non ha cessato di fondarsi sul “Teorema di Ford“, inerente a ciò che lo stesso Ford diceva dei suoi modelli di auto a forma di “T”: “Potete scegliere qualsiasi colore, purché sia il nero“.
La vera libertà sta nel sottrarsi a questa scelta preordinata, nel liberarsi dalle alternative “X-Y” in modo che si possa cercare la difficile via di un’alternativa vera all’inganno delle due diverse espressioni del medesimo.
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