“Atteggiamenti altalenanti di Conte hanno indebolito la sua credibilità con l’Europa” ► Parla l’ex Ministro Fioramonti

Forzare la mano sull’introduzione dei coronabond finanche arrivare a minacciare quei governi europei che si oppongono a un imponente finanziamento comune. E’ questa la ricetta per affrontare la prossima recessione, la peggiore dell’ultimo secondo, secondo Lorenzo Fioramonti, ex Ministro dell’Istruzione che a ‘Un giorno speciale’ ha anche bacchettato il Premier Giuseppe Conte.

Troppo ambiguo con l’Europa in passato, ora può contare solo su Macron e Sanchez, Fioramonti lo sostiene, come sostiene l’impossibilità di affidarsi ai sovranismi per affrontare la crisi economica, che a detta dell’Ex ministro richiede misure come il MES.
Ecco la sua intervista a Francesco Vergovich e Antonello Angelini.

“Atteggiamenti altalenanti di Conte con l’Europa, per questo ha poca credibilità” ► Parla l’ex Ministro Fioramonti

Conte in passato ha avuto degli atteggiamenti molto altalenanti nei confronti dell’Europa, penso che abbia indebolito la sua credibilità come negoziatore.
E’ forte del fatto che con lui ci stanno Macron e Sanchez, due governi importanti.

Sono otto i paesi che hanno firmato questa missiva che chiede l’introduzione di questi cosiddetti Coronabond, che si basano sull’idea vecchissima di molti economisti, incluso il sottoscritto, di un sistema di bond al livello europeo per poter fare cassa e avere finanziamenti importanti per la trasformazione industriale del continente europeo.
Si fa forte anche di questo e va a trattare.

Sicuramente Draghi gli dà una mano, perché questo articolo per il Financial Times arriva al momento giusto. Non ha utilizzato mezze misure, ha semplicemente detto quello che tanti dicono da tempo: non ci sono limiti, si stampano soldi e si va avanti senza occuparsi dei debiti. Questo dà molta forza a chi contrasta l’atteggiamento irresponsabile dei governi tedesco e olandese, due paesi che continuano a dire di essere contrari a un modello di Europa diverso e a una capacità di spesa che sia in grado di fronteggiare le disuguaglianze.

Se noi continuiamo a pensare che in Europa ognuno debba favorire il proprio interesse nazionale di brevissimo termine, sfasciamo tutto e ognuno bada ai propri affari nei momenti di difficoltà. Noi invece abbiamo bisogno di più solidarietà. Quindi dico ai sovranisti: attenzione, perché se il sovranismo prende piede te lo scordi un Meccanismo Europeo di Stabilità, così come un sistema di eurobond.

E’ vero che ci sono stati paesi che hanno utilizzato l’Europa per rafforzarsi, la Germania in primis. Ma se adesso l’Europa non dimostra di avere una capacità di solidarietà che vada al di là dell’interesse di qualche governo o di qualche lobby rischia di sfasciarsi completamente.
Mi aspetto e spero che nazioni come Francia Italia e Spagna forzino la mano contro questi governi che si oppongono ad un sistema di condivisione del debito che è l’unico modo di uscire da quella che sarà la peggiore recessione degli ultimi 100 anni.

Sulla scuola temo la possibilità di uno slittamento ulteriore. Diciamo che se ricomincia a maggio o a giugno c’è poca differenza. Spero che la didattica a distanza divenga un momento per essere creativi e non per caricare le famiglie e i ragazzi, soprattutto se si prolunga nel tempo.

Parlamento chiuso? Non capisco perché ci dicono che sia limitata la nostra capacità di entrare in aula, quando si può anche nell’immediato votare come si vota nel Parlamento Europeo, che non ha richiesto un grande modello tecnologico innovativo, ma qualcosa che abbiamo tutti quanti“.


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