Alcune agenzie finanziare turbocapitaliste non hanno perso tempo nel trasformare la crisi mondiale in profitto con molte cifre dopo la virgola.
Scaltri lupi della finanza abili nel trasformare in oro persino le sofferenze altrui, come il più grande fondo speculativo del mondo: Bridgewater.
Esso ha realizzato una serie di puntate miliardarie contro il vecchio continente. L’arguta tecnica impiegata dal gruppo Bridgewater consiste nelle vendite allo scoperto: si vendono titoli senza possederli e al tempo stesso ci si impegna ad acquistarli in una data futura prestabilita. Se nel mentre il prezzo scende, accade che si guadagna sulla differenza. La conseguenza, ovviamente, è che mediante questo dispositivo si amplificano le spinte al ribasso dei titoli che verranno effettivamente venduti, andando ad aggravare gli effetti della già grave crisi in corso.
Scopriamo così che mentre l’umanità piange e soffre, vi è qualcuno che non solo non è solidale, ma ne approfitta anche per fare business. Poco importa se sfruttando la situazione disastrosa, peggio, contribuendo ad aggravarla.
Ne siamo ormai avvezzi: le sole sofferenze che meritino solidarietà sono sempre e solo quelle del sistema bancario finanziario. Ossia in concreto è richiesto l’impiego di pubblici danari. Prodigi del capitalismo: si privatizzano gli utili e si rendono pubbliche le perdite.
Mentre larga parte dell’umanità soffre, perde il lavoro e piange i propri cari, vi è chi si aggira nel campo di battaglia alzando il calice, giubilante e festoso al cospetto dei profitti che questa situazione rende possibili.
RadioAttività, lampi del pensiero quotidiano – Con Diego Fusaro
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