“I due errori gravi del Governo con il Coronavirus” ► Marco Antonellis

Il coronavirus continua a destare grande preoccupazione nel nostro paese dopo che i casi di contagio sono saliti a quota 1700 con 42 decessi.

E’ stato pubblicato oggi il nuovo decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri che divide il nostro paese in tre aree:

  • zone rosse comprendenti i cosiddetti comuni focolaio;
  • la zona gialla in cui sono incluse le aree limitrofe alla zona rossa;
  • per quanto riguarda il resto del paese, le altre regioni italiane sono tenute ad adottare misure di prevenzione in tutti i luoghi pubblici.

Giuste le misure adottate dal Governo per arginare il contagio da Covid-19? Quanto manca per una vaccino? Giuste le preoccupazioni legate al coronavirus?

Ascolta l’intervento di Marco Antonellis direttore di ‘Palazzi e Potere’ su affariitaliani.it con Francesco Vergovich.

Il Governo ha commesso errori nella gestione del coronavirus?

Nei mesi di gennaio e di febbraio, che poi erano i mesi decisivi, sono stati commessi degli errori da penna rossa da parte del governo, due su tutti:

  • sarebbe stato opportuno far controllare dalle Asl tutti coloro i quali rientravano in Italia dalle zone a rischio, i vari focolai e quindi rilevare tutte le persone che venivano in Italia;
  • altra pecca lo scanner negli aeroporti: con esso si possono monitorare i passeggeri appena scesi ma solo il giorno, l’ora e il minuto in cui è in aeroporto. Se il virus attecchisce qualche giorno dopo tu quella persona l’hai persa. Anche lì bisognava controllare le persone che arrivavano in maniera indiretta, fargli compilare un modulo ottenendo così indirizzo e numero di telefono e l’Asl di competenza per i 15-20 giorno successivi avrebbe potuto monitorare la situazione.

Conte ha veramente sbagliato nell’iniziale sottovalutazione del fenomeno, soprattutto nel mese di gennaio, mese in cui si è concentrata la proliferazione del virus. Sarebbe bello se, dopo i bei gesti fatti dai nostri politici che andavano a mangiare in ristornati cinesi, anche i politici degli altri paesi facessero lo stesso andando a mangiare nei ristoranti italiani“.

C’è da preoccuparsi per il coronavirus?

Quella contro il coronavirus sta diventando una vera e propria guerra: d’altra parte anche nelle guerre si isolano i territori. Non è una banale influenza, non si bloccano le crociere né si cancellano i Gran Premi per una normale influenza. Sentivo dire che in alcuni paesi il vaccino sia già in fase di sperimentazione, negli Stati Uniti sembra che lo stiano già testando sulle persone”.

Un giudizio su come la Cina ha gestito questa crisi

I cinesi non l’hanno fatta a posta ma non hanno mai detto mezza parola di scusa, sono stati molto bravi ad offendersi quando gli altri stati prendevano delle contromisure”.


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