Molti economisti ritengono che questo panico intorno all’emergenza sanitaria che sta affrontando l’Italia comporterà importanti danni a livello economico. Si parla addirittura di milioni e milioni di euro di perdite, tra il 13% e il 15% sul PIL. Le stime di Confesercenti stimano una perdita di consumi per 3,9 miliardi di euro e ben 60 mila posti di lavoro in pericolo.
Quali prospettive ci sono per l’Italia? Cosa fare per non far affondare la nostra economia?
Ecco cosa ne pensa il Prof. Enrico Michetti, direttore della Gazzetta Amministrativa, nell’intervista a Radio Radio.
“Il nostro Premier aveva detto che l’Italia aveva bisogno di una cura da cavallo… nel momento in cui si diraderà la nebbia del coronavirus le difficoltà riemergeranno.
Dinanzi a queste vicende se si ha una programmazione e progettazione seria se ne può uscire con le ossa meno rotte. Dovranno riprendere i commerci e bisognerà ridar fiato a tutte le #imprese mortificate, pensate ai negozi, bar, ristoranti…
In termini tecnici quello che serve si chiama ‘piano’… dopo la seconda guerra mondiale ci fu il piano Marshall che rilanciò l’economia. Ci furono tante azioni da parte del Governo dell’epoca che furono azzeccate, tese al rilancio del Paese. Per le aziende fu un periodo d’oro, ci fu un boom. Oggi dobbiamo varare un piano per far riprendere il Paese, già ne avevamo bisogno prima, ora ce ne sarà un bisogno ulteriore.
Noi però andiamo avanti sempre in un sistema di emergenza, questo significa che al centro non c’è pianificazione. Non c’è un ragionamento che individui le priorità“.
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