Alla luce di quanto sta accadendo nel nostro paese, a causa del virus che continua ad imperversare nella nostra penisola, il Governo ha preso dei provvedimenti inderogabili per preservare il più possibile la salute dei cittadini. Così, anche una delle istituzioni più sacre per gli italiani, il Calcio, si ferma e paradossalmente è questo a rendere tutto ancora più vero.
Stop dunque alle partite di calcio, anche a porte chiuse. Sicuramente fino al tre aprile il calcio nazionale, TUTTO, si ferma, compresa la serie a A, il resto si deciderà strada facendo. L’unico dubbio resta per le competizioni europee. Secondo il quotidiano Marca si va verso la sospensione di tutte le competizioni europee. Si attende ora la conferma da parte dell’Uefa.
Ma cosa significa questo stop nella pratica?
La cosa certa è che le partite del campionato, in tutte le categorie, non si giocano più fino al 3 aprile, inderogabilmente, nemmeno a porte chiuse. Ma cosa accade con gli allenamenti? I giocatori continueranno a farli? Cosa succederà al campionato, riuscirà a ripartire? E alle Coppe?
Sono tante le domande che si pongono gli addetti ai lavori e che inevitabilmente coinvolgono anche i tifosi, in un momento in cui regna la confusione. Proviamo a dare qualche risposta sulla base dell’esito della riunione straordinaria del Consiglio Federale della FIGC.
Cosa accade per quanto riguarda il campionato?
Come già detto saranno rinviati almeno altri due turni, fino al 3 aprile. L’ultimo weekend di marzo era prevista la sosta per le amichevoli della Nazionale, ma anche queste a fortissimo rischio considerando che ci sono stati problemi e rinvii anche per l’Algarve Cup, la competizione che aveva visto impegnata la nostra nazionale di calcio femminile in terra portoghese. La competizione è stata rinviata un giorno prima della finale, che avrebbe visto proprio le azzurre impegnate contro la Gemania, prevedendo invece il rimpatrio immediato per entrambe le squadre.
Con riferimento al recupero delle gare della Serie A, tenuto conto che le altre Leghe non hanno scadenze internazionali e quindi una più ampia marginalità di programmazione, il presidente federale ha proposto alla Lega di Serie A di sfruttare tutte le date a disposizione fino al 31 maggio attraverso lo scivolamento delle giornate.
In questi giorni si proverrà a disegnare un piano per la ripresa dopo il 3 aprile e da questo dipenderanno le conseguenti configurazioni in materia di assegnazione scudetto, promozioni e retrocessioni.
Promozioni, retrocessioni, scudetto. Cosa cambia?
Proprio questi i temi caldi e sui quali c’è una sorta di vuoto normativo. La prospettiva di una classifica definitiva all’ultima giornata completa non convince tutti. Resta anche aperta l’ipotesi di non assegnare il titolo.
In particolare, qualora l’emergenza Covid-19 non dovesse consentire la conclusione dei campionati, il presidente Gravina ha sottoposto all’attenzione delle Leghe interessate alcune ipotesi su cui discutere nella riunione, già fissata, del Consiglio Federale del 23 marzo pv. senza alcun ordine di priorità.
Le ipotesi proposte
- un’ipotesi potrebbe essere la non assegnazione del titolo di Campione d’Italia e conseguente comunicazione alla UEFA delle società qualificate alle coppe europee;
- un’altra sarebbe far riferimento alla classifica maturata fino al momento dell’interruzione;
- terza ed ultima ipotesi, far disputare solo i play-off per il titolo di Campione d’Italia ed i play-out per la retrocessione in Serie B”.
Champions ed Europeo?
Champions ed Europa League sono andate avanti fino a ieri, tra stadi aperti e chiusi e partite rinviate all’ultimo. Secondo Marca, tuttavia, si va verso uno stop anche delle competizioni europee da parte dell’Uefa, si attende ora l’ufficialità. Per Euro 2020 è ancora presto, l’Italia potrebbe chiedere un rinvio alla Uefa.
I giocatori possono comunque allenarsi?
Sì, potranno allenarsi, spetta comunque alle varie società capire modalità e tempistiche. La Lazio per esempio non riprenderà le attività con la prima squadra prima di lunedì, stesse disposizioni per il Milan. Roma, Juventus e Napoli continuano regolarmente gli allenamenti anche in vista delle gare che le vedranno impegnate nelle competizioni europee. Il nuovo Dpcm, infatti, non toglie agli “atleti professionisti” la possibilità di andare avanti con l’attività.
Sul tema è intervenuto perentoriamente il Presidente dell’AIC Damiano Tommasi, invitando anche i calciatori professionisti a sospendere l’attività durante il periodo di emergenza: “Non allenatevi“.
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