Sono saliti a più di 33mila i contagiati in Italia secondo i dati forniti dalla protezione civile riguardo gli infetti da Covid-19. Nella sola Lombardia i decessi superano le duemila unità, ma al di là di statistiche allarmanti c’è da fare una considerazione sull’effettiva efficacia degli ultimi decreti del Governo Conte.
L’effetto Wuhan non c’è stato, il picco di contagi – e quindi la discesa – che si attende a breve ancora non sembra pervenire e nel frattempo si alimentano anche le tensioni all’interno della maggioranza.
Lo ha rivelato Pietro Salvatori dell’Huffington post a ‘Lavori in corso’: il giornalista non ha risparmiato dure critiche all’esecutivo, ma anche all’opposizione di Matteo Salvini, la cui comunicazione secondo Salvatori lascia a desiderare in termini di contraddittorio.
Ecco l’intervista di Stefano Molinari e Luigia Luciani.
“La classe politica sta dando il peggio di sé: Conte alla Grande Fratello, Salvini parla solo sui social” ► Salvatori (HuffPost)
“Se è vero che la classe politica italiana è lo specchio del paese diciamo che in questo momento stanno dando il peggio di sé. Vi assicuro che facendo questo lavoro c’è anche una litigiosità interna alla maggioranza sulla quale noi non calchiamo neanche troppo la mano, ma le manovrine di palazzo ci sono sempre in situazioni preoccupanti.
Assistiamo a una grande politica di annunci con il Presidente del Consiglio che ha un modello comunicativo da Grande Fratello e Salvini che tenta di rilanciarsi facendo duemila dirette al giorno per dire qualcosa che neanche si capisce, perché un conto è un contraddittorio giornalistico, un conto palesarsi su Facebook.
Non è un attacco a lui, ma a tutta la classe politica che non sembra all’altezza di questo compito, si percepisce come un’ansia da oscuramento, un tentativo di colmare il deficit di attenzione dei cittadini in questo modo.
C’è la paura che i famosi hashtag #andràtuttobene alla fine non corrispondano alla realtà, che non andrà tutto bene per niente.
Il decreto Cura Italia prevedeva il picco di contagiati ieri, oggi invece aumentano ancora: questo evidenzia un numero di casi non censiti molto più alto di quello che conosciamo, in Cina ad esempio è stata adottata una politica di tamponi a tappeto
Se il tasso di mortalità è intorno al 2-3%, basta fare i conti sul numero totale dei morti ed ecco che abbiamo un numero di contagiati superiore alle 100mila unità.
Forse lasciare aperte le profumerie – con tutto il rispetto per quegli esercenti – in questa fase in cui ti controllano anche quando esci di casa non ha avuto molto senso.
Un nuovo decreto? Arriverà sicuramente di qui ai prossimi tre-quattro giorni“.
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