“Serve un intervento forte del Governo nazionale“: Mariastella Gelmini, capogruppo dei deputati di Forza Italia non si riferisce solamente alla lotta al contagio, o all’economia in ginocchio per la quale il ‘Cura Italia’ richiede ancora molte modifiche; bensì il tema del discorso è anche un’infausta notizia che giunge dalla frontiera.
Tamponi, mascherine e dispositivi di sicurezza destinati all’Italia sono infatti stati bloccati. Burocrazia? Paura? Niente affatto: “C’è la paura dei non averne in casa propria” ha precisato la Gelmini, che ha spiegato il fattaccio a “Lavori in corso” proponendo le soluzioni del proprio versante di Parlamento.
Ecco l’intervista di Stefano Molinari e Luigia Luciani.
Gelmini (FI): “Ordinati tamponi e mascherine, ma c’è stato un blocco. Il Governo si muova”
“Io vivo a Brescia che è una realtà particolarmente colpita e devo dire che c’è il problema dei tamponi, come c’è il problema dei dispositivi di sicurezza per i medici e per chi lavora nei supermercati. Noi lo abbiamo rappresentato al Governo da tempo, ci hanno spiegato che c’è stato un blocco dai vari paesi dai quali importavamo questi materiali per paura di averne bisogno in casa.
Credo che qualora ci sia un blocco esterno il Governo abbia il dovere di produrre questo materiale procurandosi tutte le certificazioni del caso.
Ho parlato con molti medici che hanno davvero poco materiale per salvaguardare la propria salute, quindi da un lato l’Unione Europea dovrebbe superare queste barriere e ragionare davvero in termini complessivi, dall’altro il Governo dovrebbe muoversi per far si che tutto ciò che serve per affrontare questo maledetto virus si possa produrre in casa nostra.
Tamponi? Vedo che comincia ad esserci una corrente di pensiero sul fatto che vadano fatto a tappeto e non bisogna aspettare che ci siano sintomi gravi, ma è chiaro che i tamponi vanno prodotti in tempi rapidi. Serve un intervento forte del Governo nazionale.
Scuola? Ci sono le lezioni a distanza ma è pur vero che non tutti possono seguirle allo stesso modo. Abbiamo presentato un emendamento per inserire nel Cura Italia supporti alle famiglie in modo che tutti i ragazzi possano quantomeno usufruire delle lezioni online senza appesantire il bilancio delle famiglie“.
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